PAOLA PIERAGOSTINI
Cronaca

Si fingono carabinieri e truffano un’anziana: fermati in fuga sull’A13

Due malviventi hanno raggirato e derubato un’anziana, dicendole di aver arrestato il figlio, bisognoso di immediato denaro per pagare le spese legali

I carabinieri hanno arrestato e denunciato i truffatori. Anche la refurtiva è stata requisita per la restituzione alla vittima

I carabinieri hanno arrestato e denunciato i truffatori. Anche la refurtiva è stata requisita per la restituzione alla vittima

Bologna, 6 marzo 2025 – Due malviventi sono stati rintracciati dalla polizia della sottosezione di Altedo, in autostrada A13, poche ore dopo aver raggirato, truffato e derubato un’anziana signora residente in provincia di Vicenza.

Dopo il tentativo di fuga, i malviventi sono stati bloccati e denunciati per il reato di truffa aggravata in concorso. Il fatto è accaduto martedì, nell’ambito dei controlli predisposti dalla polizia stradale dell’Emilia Romagna. Era il pomeriggio quando una pattuglia della sottosezione di Altedo, all’altezza del casello di Bologna Interporto ha rintracciato un’auto segnalata dalla centrale operativa autostradale di Casalecchio di Reno, collegata a due persone che un paio d’ore prima si erano presentate a casa dell’anziana residente in provincia di Vicenza.

I due si erano spacciati per carabinieri e, asserendo di aver arrestato il figlio della vittima, bisognoso di immediato denaro per pagare le spese legali, avevano indotto la donna a farsi consegnare la somma di oltre 6mila euro in contanti oltre agli effetti personali in oro custoditi in casa.

Intercettata l’auto, i poliziotti hanno intimato l’alt agli occupanti che anziché fermarsi in corsia di emergenza, hanno tentato di sottrarsi al controllo accelerando a tutto gas, tanto da costringere la pattuglia a chiamare rinforzi per obbligare il veicolo a uscire al casello di Bologna Arcoveggio.

Dopo aver appurato che i due uomini fermati avevano a carico parecchi precedenti penali, i poliziotti hanno subito perquisito l’auto, riuscendo non senza fatica a rinvenire tutta la refurtiva occultata all’interno dell’intercapedine del montante del portello posteriore, dopo aver staccato e rimontato la guarnizione in gomma che lo sigillava. L’operazione si è conclusa con il sequestro della refurtiva che sarà riconsegnata all’anziana signora e con la denuncia in stato di libertà dei due malviventi per il reato di truffa aggravata in concorso, così come disposto dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna.