Carbonesi a piedi, l’avvio in sordina Niente folla nel primo weekend

Sit-in degli attivisti: "Estendere fino a via Farini? Noi vorremmo tutto il centro". Ma Fd’I: "Bus e negozi massacrati" .

Carbonesi a piedi, l’avvio in sordina  Niente folla nel primo weekend

Carbonesi a piedi, l’avvio in sordina Niente folla nel primo weekend

di Paolo Rosato

Il sabato mattina di Pasqua è in slow motion per bolognesi e turisti, la città si muove piano piano e anche il primo giorno di via de’ Carbonesi pedonale è un piccolo trotto, più che una sgommata da motocross. Alle 11 c’è qualcuno sotto al portico che guarda le vetrine dei negozi, qualcun altro invece viene attirato dall’attività delle associazioni Cinnica e Bologna30, raggianti per l’accelerata del Comune dopo il maxi cantiere che ha riqualificato la pavimentazione del piccolo segmento che taglia il centro alle spalle di piazza Maggiore. La svolta dei T-Days sperimentali, va detto, divide ancora i residenti, i commercianti e i cittadini in generale. "Bologna sta facendo dei progressi, sicuramente – spiega Agathe Gillet, francese e da 20 anni a Bologna, che è tra gli attivisti di ‘Cinnica’ –, queste pedonalizzazioni e l’istituzione delle strade scolastiche sono passi avanti, anche se ci aspettiamo molto di più". "Ci auguriamo che i T-Days rimangano almeno nei fine settimana", ha affermato poco prima l’altra attivista Patrizia Guerra. E Sara Poluzzi di Bologna30: "Altre strade da pedonalizzare? Ok Farini, ma a noi piacerebbe tutto il centro".

I commercianti, come detto, si dividono ancora tra favorevoli e perplessi, tra questi c’è Claudio Ceccanti dell’omonimo atelier di calzature, che però fa un discorso costruttivo non buttando a mare il weekend pedonale. A patto che ci siano dei correttivi. "I T-Days anche qui vanno benissimo, ma solo se vengono prolungati. Pedonalizzare solo i 130 metri di via de’ Carbonesi non ha senso, arrivare fino a piazza Galvani sarebbe il top. Abbiamo superato i cantieri a fatica, se non avessimo avuto le spalle larghe, avremmo chiuso in tanti". Ma un centinaio di metri più in là, all’altro capo di via Farini, gli esercenti ‘chiamati in correo’ non sono sembrati così convinti. "Pedonalizzare Carbonesi ci può stare, è stato chiesto dai commercianti: avranno fatto i conti – ha ragionato ieri con i cronisti Francesco Solimene, direttore generale di Zanarini –. Qui non saprei, non credo che sarebbero tutti contenti". Tornando ai commercianti di Carbonesi, si è detto invece soddisfatto il signor Valentino del bar Zanzibar, all’angolo con via D’Azeglio. "È perfetto, la pedonalizzazione nei fine settimana è un compromesso ideale" ha detto Valentino, sottolineando che il Comune ha concesso al suo bar anche i dehors. D’accordo anche Luca Franco della Taverna dei peccati e Dino Candelà dell’omonimo Barber Shop. "Ci piace la pedonalizzazione, migliora la vivibilità della strada e ci aspettiamo il passaggio di sempre più persone".

Il Comune ieri mattina era presente con l’ex assessore Claudio Mazzanti (Pd), oggi presidente della commissione Mobilità. Con lui ha fatto capolino anche un altro ex assessore alla Mobilità, Andrea Colombo. "Non mi sorprende la richiesta di estendere la pedonalizzazione – ha detto Mazzanti –, basta vedere i risultati che abbiamo ottenuto con altre iniziative simili. I bus scaricati su via Irnerio? Tutto è stato ponderato, non risultano criticità. Arrivare fino a via Farini? Vediamo come va questa sperimentazione". Chi non vuol sentire parlare di via de’ Carbonesi pedonale è Fratelli d’Italia, che in un mese ha raccolto 200 firme contro. "Siamo contrari, si danneggiano sia il trasporto pubblico, sia i commercianti, attività già colpite dai nove mesi di cantieri", ha detto il capogruppo Stefano Cavedagna. A fargli eco Enrico Cevolani, consigliere al Porto-Saragozza: "Carbonesi è una cerniera fondamentale che taglia il centro: con il 13 spezzato in due e gli altri bus deviati prevediamo numerosi problemi. Presenteremo un odg in Quartiere per chiedere che la mobilità resti come prima". Contrario anche Giulio Venturi (Lega): "Una scelta sbagliata, ed estenderla fino a via Farini sarebbe anche peggio".

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