
La polizia penitenziaria in antisommossa all’ingresso del carcere per i minori del Pratello per la protesta di alcuni detenuti
Bologna, 18 aprile 2025 – Protesta di un gruppo di detenuti del carcere minorile del Pratello che si sono rifiutati di rientrare in cella all’orario prestabilito per la sera. Uno stato di agitazione, nel tardo pomeriggio di oggi, che ha creato dei disordini interni. Contravvenendo alle disposizioni si è creato così uno stato di allerta. Sul posto sono dovute intervenire, per precauzione, diverse pattuglie di Polizia e carabinieri, oltre a un’ambulanza del 118. Un presidio esterno a cui si sono aggiunti poliziotti in tenuta antisommossa anche all’interno. Come rinforzi, visto l’alto numero di proteste dei minori detenuti, sono giunti sul posto anche agenti di rinforzo dalla Dozza e agenti liberi dal servizio dal provveditorato.
"Gravi disordini al Pratello di Bologna nella serata di oggi dove pare che sei ragazzi rivoltosi abbiano messo a repentaglio l’ordine e la sicurezza dell’Istituto tirando oggetti di vario genere contro gli Agenti e barricandosi con armadi e letti nella sezione. E’ stato necessario l’intervento dei rinforza della ‘Rocco D’Amato’ (la Dozza, ndr)”, ha fatto sapere con una nota il sindacato della polizia penitenziaria Uil.
Intorno alle 21 una parte dei ragazzi in protesta ha iniziato a desistere. L’istituto minorile del Pratello non è nuovo a situazioni del genere. Sovraffollamento, carenza di educatori, scontri e disordini sono anni che si ripetono all’interno del carcere. Il cappellano dell’istituto, don Domenico Cambareri, ha parlato con gli agenti della penitenziaria e sono stati chiamati rinforzi.
Ma ha comunicato poi la Uil: “I disordini pare siano terminati dopo un’estenuante opera di mediazione tra i vertici del Centro giustizia minorile e l’Istituto penale minori”.
Il problema del sovraffollamento
"Al momento non conosciamo i motivi di tali disordini – dichiara Domenico Maldarizzi segretario Generale della UIL PA Polizia Penitenziaria – ma sicuramente il tutto nasce da un sovraffollamento cronico dell’Istituto da tempo denunciato, motivo per cui abbiamo interrotto le trattative con il CGM e IPM e di certo la soluzione non è la nuova sezione della ‘Rocco D’Amato’ che temiamo aumenteranno giorno dopo giorno i numeri dei giovani adulti presenti”.
“Riteniamo che sia giunto il momento di ripristinare le regole anche negli istituti per minori – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – cominciando dalla modifica normativa che dovrebbe restituire nelle carceri per adulti gli ultra ventunenni, attualmente trasferiti alla Dozza, dove hanno determinato disagio a tutta la struttura. Anche la giustizia minorile soffre di una endemica disorganizzazione, dovuta a riforme sbagliate fatte negli anni passati e alle quali si fa fatica a porre rimedio”.
Un pensiero condiviso anche da parte di Antonino Soletta, coordinatore della Fp Cgil polizia penitenziaria di Bologna: “Era prevedibile una situazione del genere. Può succedere qualsiasi cosa al Pratello. Parliamo di 49 minori presenti con circa una quarantina di posti disponibili. È da lungo tempo che denunciamo tale critica situazione di sovraffollamento e non solo, ma al momento nulla è cambiato. L’istituto è messo davvero in pessime condizioni”.