Bologna, è morto il cardinale Carlo Caffarra

L’arcivescovo emerito di Bologna si è spento all’età di 79 anni. Successore di Biffi, fu nominato vescovo della città nel 2003. Domani la camera ardente, sabato alle 11 il funerale

L’arcivescovo emerito Carlo Caffarra (FotoSchicchi)

L’arcivescovo emerito Carlo Caffarra (FotoSchicchi)

Bologna, 6 settembre 2017 - Si è spento il cardinale Carlo Caffarra (FOTO), 79 anni, arcivescovo emerito di Bologna, nominato vescovo nel 2003 da Giovanni Paolo II e cardinale nel 2006 da Benedetto XVI. A quanto si apprende da persone a lui vicine, il porporato è venuto improvvisamente a mancare questa mattina. Era malato da tempo. Le campane della Cattedrale di San Pietro hanno suonato in segno di lutto.

La camera ardente dell'arcivescovo emerito sarà allestita nella Sala Bedetti dell'Arcivescovado, a partire dalle 16 del 7 settembre. La veglia di suffragio sarà celebrata venerdì 8 settembre alle 21, in Cattedrale. L'arcivescovo Matteo Zuppi presiederà la celebrazione delle esequie sabato 9 settembre alle 11 in Cattedrale. Al termine, la salma del cardinale sarà tumulata nella cripta della Cattedrale. Per sabato il sindaco Virginio Merola ha proclamato il lutto cittadino. 

Carlo Caffarra era nato a Samboseto di Busseto, in provincia di Parma, il primo giugno 1938. E' stato anche vescovo di Ferrara-Comacchio per otto anni, dal 1995. 

Caffarra è stato anche uno dei quattro autori dei cosiddetti 'dubia' al Papa sulla Amoris Laetitia, l'enciclica sul matrimonio e la famiglia. Insieme a lui a firmare le 'perplessità' sulle aperture del documento anche i cardinali Raymond Burke, Walter Brandmueller e Joachim Meisner, quest'ultimo morto di recente.

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Ordinato sacerdote il 2 luglio 1961, a Samboseto, ha proseguito gli studi a Roma come alunno del Pontificio Seminario Lombardo, conseguendo il Dottorato in Diritto Canonico alla Pontificia Università Gregoriana con una tesi sulla finalità del matrimonio, e il Diploma di Specializzazione in Teologia Morale alla Pontificia Accademia Alfonsiana presentando una tesi sul rapporto religione-morale nella filosofia.  Rientrato in diocesi, è stato vice-parroco nella parrocchia della Cattedrale di Fidenza, iniziando nel contempo l'insegnamento della Teologia Morale nei Seminari di Parma e di Fidenza.

Su invito del teologo Mons. Carlo Colombo, diviene professore di Teologia Morale fondamentale alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano, e al Dipartimento di Scienze Religiose dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, istituito in quegli anni dal Rettore Lazzati.  Conosce Mons. Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione (Cl): un incontro fondamentale per la sua vita. Una profonda amicizia nascerà in seguito anche dall'incontro con don Divo Barsotti, figura eminente di mistico e di teologo.  

Negli anni Settanta ha iniziato ad approfondire i temi del matrimonio, della famiglia e della procreazione umana, spintovi dalle richieste a lui fatte da parte di numerose coppie di sposi e di fidanzati di essere introdotti nella grande visione cristiana del matrimonio. Erano gli anni della grande discussione suscitata dalla pubblicazione dell'Enciclica Humanae vitae. Ha insegnato, quindi, Etica medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e nell'agosto 1974 è stato nominato da Papa Paolo VI Membro della Commissione Teologica Internazionale, incarico mantenuto per due quinquenni successivi.

Ha continuato l'approfondimento teologico, antropologico ed etico del tema della procreazione umana, acuitosi dopo che il 25 luglio 1978 era nata la prima persona concepita in vitro. In qualità di rappresentante della Santa Sede ha partecipato nel settembre 1978 al primo Congresso mondiale sulla sterilità umana e la procreazione artificiale, tenutosi a Venezia alla Fondazione Cini.  

Nel 1980 Giovanni Paolo II lo ha nominato esperto al Sinodo dei Vescovi sul Matrimonio e la Famiglia, e nel gennaio del 1981 gli ha conferito il mandato di fondare e presiedere il Pontificio Istituto 'Giovanni Paolo II' per Studi su Matrimonio e Famiglia, dove ha tenuto il corso di Etica della procreazione e i Seminari di Etica generale e di Bioetica. Nel 1983, per un quinquennio, è stato Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede; ha fatto anche parte della Commissione di studio per l'ingegneria genetica istituita ad actum al Ministero della Sanità in Italia. Contemporaneamente ha tenuto corsi o lezioni in diversi Atenei stranieri.  

L'8 settembre 1995 è stato nominato Arcivescovo di Ferrara-Comacchio. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale nel Duomo di Fidenza il 21 ottobre dello stesso anno per le mani del Cardinale Giacomo Biffi, e il 4 novembre ha iniziato l'attività pastorale. E' stato presidente della Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna, Moderatore del Tribunale Flaminio per le cause matrimoniali.

Il 16 dicembre 2003 Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Bologna. Si è insediato 15 febbraio 2004 e ha retto l'arcidiocesi di Bologna fino al 27 ottobre 2015. Gli è succeduto monsignor Matteo Zuppi.  Ha partecipato al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco.

Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 24 marzo 2006, del Titolo di San Giovanni Battista dei Fiorentini. Era membro della Congregazione delle Cause dei Santi; del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; ad honorem della Pontificia Accademia per la Vita. Per nomina pontificia ha partecipato alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi su 'Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione (ottobre 2014) e alla XIV Assemblea Generale Ordinaria sul tema 'La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo (ottobre 2015).

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