Caro-energia, 2mila imprese a rischio stop

Pazzaglia, direttore Cna: "Ci sono bollette che passano da 500 a 3.500 euro". L’assessore Colla: "Risposte celeri dal governo"

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di Rosalba Carbutti

C’è un’azienda meccanica – 2mila metri quadrati tra capannoni e uffici – che nel giro di tre mesi ha visto aumentare la bolletta del gas di oltre sette volte. In pratica, i 500 euro di ottobre sono diventati 3.500 a dicembre. Va male anche quando di parla di luce, con un’altra impresa di 15 dipendenti che il mese scorso ha sborsato 3.800 euro, mentre a giugno il conto era fermo a 680. Storie di ordinaria follia (da caro-bollette) quelle raccontate da Claudio Pazzaglia (foto), direttore generale di Cna Bologna. Tanto che, se non si corre ai ripari "il 5-6% delle imprese manifatturiere di Bologna e provincia rischia di chiudere". Considerando che il settore produzione conta circa 40mila aziende nel nostro territorio, si parla di 2mila-2.400 attività. Senza contare che "l’aumento in pochi mesi dei costi delle materie prime del 50%, come ferro, alluminio, rame, sta bloccando le aziende che erano già in fase di ripresa. E per alcune di loro l’unica soluzione potrebbe essere quella di chiudere finché i costi non si riducono".

Intanto, di fronte a questa ’tempesta perfetta’, le imprese corrono ai ripari aumentando i prezzi. Ma se dal parrucchiere, ad esempio, questo comporterà qualche piccolo rincaro nella messa in piega, l’impatto sulle imprese manifatturiere è una perdita di competitività.

Da qui, Cna è in pressing affinché "il governo intervenga con almeno 4,5,6 miliardi di aiuti", insiste Pazzaglia. Pressing portato avanti anche dalla regione Emilia-Romagna con l’assessore al Lavoro Vincenzo Colla in prima linea: "Siamo in dialogo permanente con il governo perché ci sia una risposta a breve. Abbiamo imprese piene di ordini che, però, trovano più conveniente non produrre perché costa troppo. L’Europa deve diventare soggetto calmierante per i prezzi dell’energia". In questo contesto, Cna propone un riordino degli incentivi green fino alla riforma della struttura della bolletta energetica, seguendo il principio ’chi inquina paga’. Nel frattempo, ha anche attivato per le imprese un servizio per scegliere il fornitore di energia migliore e analizzare costi e bollette (info@cnaenergia.it).

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