Elisabetta
D’Errico*
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati auspica che il futuro sindaco di Bologna,
nonostante l’Ente non abbia più competenze in merito all’edilizia giudiziaria, continui ad occuparsi per quanto possibile delle esigenze degli uffici giudiziari e dell’Ordine, da un lato partecipando
attivamente alla costruzione della Cittadella giudiziaria e, dall’altro, continuando ad ospitare nello stabile di
via S. Isaia il Consiglio distrettuale di disciplina del nostro Ordine. Nel corso di questi anni, grazie anche alla sensibilità e all’impegno dell’assessore Marco Lombardo, il Consiglio dell’Ordine e il Comune, con altri enti, hanno sottoscritto protocolli finalizzati ad affrontare con serietà e competenza la crisi economica, facilitando le
procedure di sovraindebitamento e liquidazione del patrimonio previste dalla legge 3 del 27 gennaio 2012. Confidiamo che la proficua collaborazione con il Comune, che ha prodotto buoni frutti anche con riferimento allo Sportello per il cittadino grazie all’impegno di tanti colleghi e al patto per la
giustizia, sia destinata a proseguire. Particolare attenzione andrà poi riservata alle fasce deboli della popolazione, affrontando l’emergenza abitativa, le problematiche connesse all’immigrazione nonché nei confronti della popolazione ristretta nella Casa circondariale. Ponendo in essere una politica per individuare percorsi
di sostegno, anche attraverso la stipula di convenzioni con le imprese finalizzate a reperire attività lavorative di aiuto concreto alle persone dismesse dall’istituto penitenziario per prevenire il pericolo di reiterazione di reati.
Fondamentale sarà poi una politica volta a contrastare il degrado cittadino, con un’opera di riqualificazione
degli spazi urbani e delle periferie, attraverso iniziative culturali che consentano ai cittadini di vivere appieno e senza timore ogni parte della nostra città, con conseguente beneficio per l’economia.
*presidente Ordine avvocati
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