"Carrera-dipendente" La passione di Stefania

La Verdinati, anima del team delle Penne, racconta di sé e della squadra "Quando si scende in pista si pensa solo a spingere più che si può"

"La Carrera è una dipendenza, ci entri e non ci esci più". Il miglior spot per la Carrera Rosa arriva da Stefania Verdinati, sei edizioni su sette disputate e un solo rammarico: "Averne saltata una perché mi ero presa un anno sabbatico: veder correre le altre quella domenica è stata una sofferenza incredibile". Chi pensa insomma che la Carrera sia uno sport solo al maschile, è servito. Stefania durante l’intervista mostra muscoli, cuore e pancia, e soprattutto una passione che non ha nulla da invidiare a quella dei carreristi col fiocco azzurro.

E dire che all’inizio anche lei, da spettatrice, la vedeva un po’ diversamente: "Lo trovavo uno sport bellissimo, mi divertivo a fare il tifo, ma non nascondo che tante volte mi sono detta: ‘come sono esagerati, d’accordo che è una gran bella gara, ma tutta questa adrenalina mi sembra un po’ troppa’". Non l’avesse mai detto. Quando si è trovata lei a un passo dallo start, ha capito tutto: "La Carrera proprio te la senti scorrere dentro, l’adrenalina è incredibile, diventa il tuo pensiero fisso. L’unica cosa che ti viene voglia di fare è coinvolgere le tue amiche in primis". Che è quello che poi Stefania ha fatto: "La mia migliore amica Francesca era davvero l’anti-sport. Ci ho ‘lavorato’, ma alla fine ce l’ho fatta! L’ho convinta a provare e l’anno scorso abbiamo fatto la prima Carrera assieme. Ovvio che la vuole fare anche quest’anno", e giù un bel sorriso, perché la Carrera è divertimento oltre all’agonismo. "Divertimento 364 giorni all’anno – avverte facendosi quasi seria -: il gruppo sta alla base del team, se non c’è gruppo non c’è neppure team. Quindi aperitivi e pizze assieme non mancano di sicuro, ma quando si scende in pista, lì si pensa solo a spingere più forte che si può".

A proposito, la domanda delle domande è sempre la stessa: ma anche tra le donne c’è quella rivalità accesa che c’è tra gli uomini? "Eccome – non esita a rispondere, quasi sorpresa del quesito da profano -! Fuori si può essere amiche tra team rivali, ma in pista proprio no. In quelle ore ci si guarda anche un po’ male, e non sono mancati i litigi, lo ammetto. Poi certo, il giorno dopo amiche come prima. Ma solo a gara archiviata…". Insomma, Stefania è già pronta ad affilare le armi in vista della prossima Carrera, dove si preannuncia un nuovo dualismo tra le sue Penne e le Ovette dei grandi (e tanti) trionfi. "Come si batte un team forte? Pensando soprattutto a se stesse, ma anche cercando di capire in che punto del tracciato l’altro team metterà le sue atlete migliori". Con una certezza: mai più spettatrice: "L’edizione che ho saltato è stata una sofferenza unica. Ora tiro dritta, qualche anno di birra in corpo ce l’ho ancora", chiude col sorriso.

Claudio Bolognesi

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