Valsamoggia, cartolina arriva dopo 45 anni. Il destinatario è morto

I saluti da Bolzano sono stati recapitati al fratello: “Il postino che me l’ha consegnata si è scusato”

Luciano Turrini, 72 anni, fratello del defunto destinatario della cartolina, Gianni

Luciano Turrini, 72 anni, fratello del defunto destinatario della cartolina, Gianni

Valsamoggia (Bologna), 26 aprile 2019 – Indifferente allo scorrere del tempo ed alla velocità con cui si diffondono le informazioni oggigiorno, una cartolina postale ha impiegato la bellezza di 44 anni e 9 mesi per raggiungere la propria destinazione. E’ successo in questi giorni a Calcara, frazione del comune di Valsamoggia, in provincia di Bologna, quando Luciano Turrini, pensionato 72enne, si è visto recapitare una cartolina spedita il 6 agosto 1974 e indirizzata al fratello Gianni, defunto ormai da sette anni. Poche righe di saluti firmate da due amici con l’augurio di rivedersi presto: le classiche frasi che si scrivevano un tempo dai luoghi di villeggiatura.

«Quando il postino me l’ha consegnata – racconta incredulo Turrini – si è immediatamente scusato e mi ha pregato di non prendermela con lui perché non era colpa sua. In un primo momento sono rimasto molto sorpreso da quelle parole, ma dopo aver visto il timbro postale con la data di spedizione l’ho subito rassicurato sul fatto che non avrei in nessun modo potuto attribuirgli alcuna responsabilità, visto che era visibilmente più giovane di ciò che mi stava consegnando. Non ho però potuto fare a meno di fargli notare – aggiunge – che forse le Poste avrebbero fatto una migliore figura se non me l’avessero recapitata».

La cartolina raffigura un placido paesaggio dolomitico sul lago di Braies, ad un centinaio di chilometri da Bolzano che mantiene oggi come allora il proprio aspetto di natura incontaminata.

Resta il mistero su come sia stato possibile un ritardo nella consegna che ha dell’incredibile. Con un sottile velo di ironia, si potrebbe ipotizzare che la missiva sia stata eccessivamente rallentata dal programma di austerity che, come noto, fu attuato nel 1974 dal governo allora in carica per contrastare gli effetti della crisi petrolifera dell’anno precedente.

Purtroppo però, persino questa ipotesi non servirebbe a risolvere il mistero della cartolina smarrita nei meandri del tempo; i servizi postali, infatti, furono esentati dalle misure di contenimento dei consumi energetici.Molto più semplicemente la missiva si sarà smarrita in qualche deposito ed è rimasta lì per tutti questi anni. Finché qualcuno, in questi giorni, l’ha ritrovata. Una soluzione abbastanza sconfortante.

Se si vuole cercare un aspetto positivo in questa vicenda, forse lo si può trovare proprio nel fatto che, mentre l’inarrestabile progresso tecnologico ci porta a correre sempre più veloci incuranti delle conseguenze che tutto ciò ha sulla natura, una cartolina dal passato ci ricorda che ci sono cose che non temono lo scorrere del tempo, purché le si rispetti. Come un lago adagiato sulle pendici di una montagna.

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