Cartoline dall’Iran irrompono in Accademia

I lavori, fra satira feroce e poesia, per il progetto lanciato da studentesse. In questi giorni anche incontri con artisti e una mostra all’interno della Fiera

Cartoline dall’Iran  irrompono in Accademia

Cartoline dall’Iran irrompono in Accademia

C’è una parete, tra le tante che in questi giorni di Art City ospitano arte di ogni genere e materia, che emerge in tutta la sua drammaticità e splendida creatività: si trova all’Accademia delle Belle Arti, è il corridoio Ala Collamarini, e ospita oltre 800 cartoline dall’Iran. Naturalmente non giungono tutte dal Paese attualmente attraversato da una violenza repressiva contro una richiesta di normale libertà, ma sono tantissimi i file digitali arrivati per posta al gruppo Bumblebees, collettivo di studentesse e artiste iraniane che ha realizzato Postcards from Iran con il supporto della Consulta studentesca e in collaborazione con Gianluca Costanti, lanciando una call internazionale rivolta a iraniane e iraniani residenti in patria e all’estero. La grande installazione è il racconto del presente di un Paese in cui il dolore è interpretato in moltissimi toni, quelli poetici, quelli rassegnati, quelli satirici, come in alcune cartoline di Majid, ex studente dell’Accademia che non risparmia illustrazioni altamente esplicite con protagonisti gli ayatollah.

L’installazione fa parte della Ababo Art Week, un programma dai molti percorsi che arrivano anche ad Arte Fiera nella Ababo Gallery curata da Maura Pozzati allo stand B74, padiglione 26 dal 3 febbraio. Qui si vedranno le opere molto grandi di Donato Di Schiena, Wu Jilan, Francesco Bendini, Rosa Brianda, Ilaria Pulcini e Francesca Bonifazi, tra pittura, scultura, fotografia, grafica e decorazione per l’architettura. In accademia avverranno poi gli incontritalk con artisti del main program che si raccontano – si comincia mercoledì con Eva Marisaldi- Yuri Ancarani, Roberto Fassone, Eva Marisaldi, Lucy+Jorge Orta – e il 3 febbraio l’ottava giornata di studio sul restauro contemporaneo con protagonista il cemento come espressione artistica. Nella vicina Pinacoteca dal 4 febbraio va in scena la quinta edizione di EX5 a cura di Carmen Lorenzetti, con una collettiva di Giovanni Blanco, Jacopo Casadei, Rudy Cremonini, Domenico Grenci, Enrico Minguzzi e Nicola Samorì. E sabato 4 dalle 19 (con repliche ogni 30 minuti, ultimo ingresso alle 23), in occasione dell’Art city White Night, l’Aula Magna ospiterà l’evento performativo In the Name of Them, nell’ambito del progetto Bumblebees.

Benedetta Cucci

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