Bologna, 23 aprile 2025 – L’affitto ad Acer non lo pagava. Eppure lei lo pretendeva dai suoi ‘ospiti’, tutti stranieri irregolari a cui chiedeva 150 euro a testa per subaffittare loro ‘posti letto’ nel suo alloggio di edilizia popolare in via Tibaldi, nel cuore della Bolognina. La donna è finita nei guai negli scorsi giorni, quando i carabinieri della stazione Navile, con i colleghi della Corticella e l’ausilio della polizia locale e delle unità cinofile della polizia, hanno effettuato due blitz, a distanza di 48 ore, nel suo appartamento. I militari avevano deciso di controllare la situazione a seguito non solo di segnalazioni da parte dell’Acer, ma anche perché uno spacciatore, denunciato qualche giorno prima, aveva indicato proprio quell’appartamento come suo domicilio. Incrociando i dati, era emerso però che l’alloggio fosse assegnato a una trentenne italiana, e ai suoi due figli. In realtà, una volta sul posto, militari e agenti non hanno trovato i ragazzi, ma cinque nordafricani, irregolari, che stavano consumando della sostanza.

È scattata quindi una perquisizione, che ha visto impegnati anche i cani della polizia, che sono riusciti a fiutare 25 grammi di hashish e 50 di cocaina, poi sequestrati. Nell’alloggio erano ‘stoccati’ anche diversi cellulari, tablet e pc portatili, ritenuti provento di furto, e 2mila euro. La donna alla fine ha ammesso di affittare i suoi ‘posti letto’, contravvenendo non solo al regolamento Acer, ma anche alla legge, trattandosi di stranieri irregolari. Una circostanza che le è costata una denuncia per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, a cui si sono aggiunte le accuse di ricettazione e spaccio in concorso con i suoi ‘inquilini’ abusivi. La droga, infatti, è stata trovata negli ambienti comuni dell’abitazione.
Oltre alle grane con la legge, come spiega il presidente di Acer Marco Bertuzzi, “abbiamo già avviato l’iter per il decadimento del diritto all’alloggio. Quell’appartamento – dice ancora Bertuzzi – ci era stato segnalato da altri nostri assegnatari proprio per un via vai sospetto”. Da qui la decisione di segnalare la situazione alle forze dell’ordine. “Quest’attività – continua il presidente Acer – è il risultato dei controlli che mettiamo in campo, per garantire la sicurezza e la tranquillità degli inquilini Acer e contrastare le condotte scorrette e illegali”. Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessore alla Sicurezza Matilde Madrid: “Un intervento – ha detto – che va nella direzione delle tante attività messe in campo per una maggiore sicurezza in Bolognina, che vede da tempo un impegno assiduo sui caseggiati popolari Acer. Vorrei ringraziare i carabinieri della stazione Navile e la polizia locale, che attraverso una serie di controlli sono riusciti a rilevare l’attività illegale. Fondamentali le segnalazioni arrivate da alcuni condomini”.