Il bilancio all’istituto per anziani Sant’Anna e Santa Caterina, dove ieri sono morti altri due ospiti, diventa sempre più drammatico. Un uomo di 85 anni, che si trovava nella struttura di via Pizzardi ed era stato isolato da alcuni giorni con gli altri risultati positivi del quarto piano, e una donna di 86 anni che era stata ricoverata al Sant’Orsola. Ora le vittime sono otto, cinque delle quali facevano parte dei primi sei ospiti che la notte tra il 19 e 20 marzo, per l’aggravarsi della situazione, erano stati trasferiti d’urgenza al policlinico.
Ad oggi restano 17 gli anziani positivi al Covid-19 e 21 dipendenti tra medici, infermieri, donne delle pulizie.
"Auspichiamo – spiega il presidente del Sant’Anna, Gianluigi Pirazzoli (nella foto) – che la prossima settimana vengano a fare altri tamponi. Solo così potremmo tranquillizzare tutti quanti, personale per primo". Personale che continua a perdere pezzi: dei 200 che lavorano nell’istituto, oltre il 30% da una settimana è a casa tra malattie e ferie. "E gli angeli rimasti non li ringrazieremo mai abbastanza. Gente che sta facendo turni immani – continua chi gestisce uno dei più grandi centri per anziani della regione, oggi con 250 ospiti – e insieme a loro continueremo a lottare con i denti". Drammatica ancora l’assenza di presidi, oltre che di personale: "Stiamo facendo una fatica immane a reperire mascherine e camici. Continuiamo ad avere l’appoggio di Comune e Ausl, a differenza della Regione che resta latitante. Da 20 giorni stiamo combattendo con una bestia enorme".
Il presidente torna poi sulle dichiarazioni della figlia di Giovanna Belletti – la 95enne deceduta il 19 al Sant’Orsola –, la quale lamentava di non essere stata informata del ricovero della madre. "La figlia della signora – chiude – è stata regolarmente contattata alle 2 della notte tra il 19 e 20 al numero fisso che ci aveva lasciato". Difficile, infine, resta la situazione alla Rodriguez di San Lazzaro con 11 anziani positivi ma con un aumento di quelli con la febbre.
n.b.
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