"Casalecchio un esempio per tutta l’Unione europea"

Salvemini, il presidente del Parlamento di Strasburgo Sassoli commemora le vittime. Bonaccini: "Abbiamo il dovere di ricordare". Fico: "Il dolore è di tutti gli italiani"

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di Nicodemo Mele

Il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e quello della Camera dei Deputati italiani Roberto Fico; il presidente della Regione Stefano Bonaccini e la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti; il sindaco della Città Metropolitana Virginio Merola e il primo cittadino di Casalecchio, Massimo Bosso. Assieme a Roberto Alutto, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime.

Gli alti rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed europee, ieri pomeriggio, dalle 18 in poi, in diretta video sul pagina Facebook del Comune di Casalecchio e sul canale youtube Salvemini 6 dicembre 1990 hanno dato il via in forma solenne (e senza pubblico per le restrizioni legate al coronavirus) alla cerimonia di commemorazione del trentennale della scomparsa delle 12 giovani vittime del Salvemini di Casalecchio, i 12 studenti della II A Periti che il 6 dicembre 1990 rimasero uccisi da un aereo caduto sulla loro scuola, dopo che era andato in avaria durante un’esercitazione. "La Strage del Salvemini – ha affermato il sindaco Bosso – è una ferita ancora aperta nel cuore della nostra comunità che si stringe attorno ai familiari delle vittime con tre parole chiave: Memoria, Impegno, Solidarietà". "La comunità di Casalecchio – gli ha fatto eco il presidente del Parlamento Europeo Sassoli – è l’esempio concreto di come un evento tragico può dar vita a esperienze di solidarietà e offre un grande insegnamento all’Europa in questo momento di emergenza da Covid-19".

"In ricordo dei nostri 12 ragazzi – ha aggiunto Alutto – opera il nostro centro che accoglie le vittime di reati e calamità. Ogni anno affrontiamo di media 500 casi. Da 30 anni ci battiamo affinché nel processo penale a fianco dello Stato, abbia un ruolo anche la vittima". "I nostri giovani studenti non sono morti per niente – ha ribadito il sindaco Merola – e, nonostante l’amarezza per le sentenze della magistratura, siamo qui per ribadire che quanto avvenuto a Casalecchio 30 anni fa non deve ripetersi mai più". "Il dolore – ha sottolineato il presidente della Camera Fico – dei familiari delle giovani vittime e della comunità di Casalecchio è il dolore di tutti gli italiani". E la presidente dell’Assemblea regionale Petitti ha aggiunto: "La memoria è un valore alto, sociale e civile. Un valore identitario da preservare". "Diamo un senso a queste celebrazioni – ha ammonito il presidente Bonaccini –: sentiamo il dovere di ricordare in una regione come la nostra, l’unica in Italia che ha una legge sulla Memoria del Novecento".

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