Case Acer Bologna, via ai lavori per 23,8 milioni negli immobili in Bolognina

Obiettivo del restyling: 630 alloggi per oltre 1.300 persone. Allarme costi delle materie prime, Lepore: "I cantieri non si possono fermare. Prezzi da adeguare all'inflazione"

Case Acer Bologna, oltre 23 milioni per gli stabili in Bolognina

Case Acer Bologna, oltre 23 milioni per gli stabili in Bolognina

Bologna, 25 maggio 2022 - La settimana del sindaco Matteo Lepore al quartiere Navile parte dalla Bolognina. Qui, con l’assessora alla Casa Emily Clancy, il primo cittadino ha fatto il punto sulla riqualificazione dei caseggiati Acer. Si tratta di 23,8 milioni di euro di investimenti, 630 alloggi per oltre 1.300 persone.

Diversi gli interventi, come spiegato anche dal presidente di Acer Marco Bertuzzi: in  via Serra/Albani/Di Vincenzo si prevedono quasi 8 milioni d’investimento per 38 alloggi, grazie alla riqualificazione di un fabbricato costruito nel 1908. In più, in altri due edifici di proprietà comunale, su via Serra e via Di Vincenzo, saranno riqualificati con il Superbonus. Nuova vita anche per corti Erp di via Albani/via Zampieri grazie ai fondi Pnrr e al Superbonus del 110%. Qui c’è l’ex fabbricato ex fuochisti, magazzino in disuso di proprietà Acer, che – dice Bertuzzi – “diventerà il primo centro di documentazione sulla casa popolare e operaia di Bologna e del mondo“. L’investimento totale è di oltre 9 milioni di euro per 464 alloggi destinati a mille persone.

Infine, la corte Erp di via Fioravanti/Bolognese/Tibaldi/Colonna: oltre 2 milioni di investimenti di riqualificazione energetica a carico del programma Superbonus 110% per 72 alloggi in cui oggi abiano 142 persone. Ciliegina sulla torta, il co-housing di via Fioravanti 24: 11 unità abitative per 33 posti letto con un investimento di 3,6 milioni di euro. Restano due nodi: il primo, quello sui costi delle materie prime; il secondo i tempi per il Superbonus. Il  sindaco Lepore insiste.  “Alcune aziende si sono ritirate dai cantieri, il prezziario va adeguato all’inflazione. Il governo è già intervenuto, ma l’allarme resta. I cantieri non si possono fermare“. Sul Superbonus 110%, invece, è Bertuzzi a incalzare: “Io e Lepore abbiamo scritto al premier Draghi chiedendogli un anno in più di tempo per quelle imprese che hanno già fatto il bando europeo. Ciò che vorremmo è prorogare i bandi al 31 dicembre del 2024, anziché nel 2023“.

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