Case di riposo, strage di anziani Al Sant’Anna ancora tre vittime

Il presidente Pirazzoli: "Il quarto piano è diventato un reparto Covid" Alla Rodriguez 55 con febbre

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L’istituto Sant’Anna sta per scoppiare. Altri tre morti, personale che continua a restare a casa per malattia e ferie, per quelli che restano i turni sono massacranti e dei tre medici in servizio, oggi ce ne sono due. "Uno dei quali – così Gianluigi Pirazzoli (foto), il responsabile della struttura di via Pizzardi – mi ha detto di non farcela davvero più". Il tragico bollettino di guerra – perché di questo, purtroppo, ormai si tratta – è di 12 morti dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Solo ieri, all’interno del Sant’Anna, altri tre ospiti (tutte donne) hanno perso la vita. "E al quarto piano – continua il presidente – abbiamo altri 15 positivi". Un piano che "è diventato a tutti gli effetti Covid", nonostante "non abbiamo nè contratti e neppure gli strumenti per esserlo". Non "siamo un ospedale, ma una casa di riposo per anziani e quello che ci stanno chiedendo è uno sforzo sovrumano". Ma ora il Sant’Anna "sta arrivando a saturazione". Gli ospedali, tuona ancora Pirazzoli, "sostengono che per prendere i nostri positivi, debbano esistere criticità importanti. Non abbiamo ancora i tamponi richiesti, li stiamo aspettando. Ci manca oltre il 30% del personale, abbiamo dovuto litigare con le pompe funebri perché non volevano venire a prendere i deceduti. Siamo alla follia. Se la situazione continua con questa piega, alla fine di chi sarà la responsabilità?".

Ieri, dalla clinica Villalba, sono arrivati sei professionisti specializzati, "un aiuto che ho autorizzato per sopperire alle nostre mancanze". I protocolli, aggiunge subito Pirazzoli, "li stiamo seguendo alla lettera, ma, ripeto, non siamo un reparto Covid". Anche in altri piani, intanto, si sono registrati casi con la febbre. Così al Santa Caterina: "Lì la situazione al momento è abbastanza sotto controllo – sospira Pirazzoli –, ma aumenta la paura". Proprio dal Santa Caterina arriva la testimonianza di un’operatrice, da più di una settimana a casa con febbre alta e tosse: "Il problema – spiega – non è solo al quarto piano del Sant’Anna, tantissimi residenti hanno la febbre anche altrove. E tante colleghe si sono ammalate: abbiamo paura". Restano 21 i dipendenti contagiati, tra medici, infermieri e donne delle pulizie; uno di loro è ricoverato ancora in terapia intensiva del Maggiore in gravi condizioni. "Non abbandonateci in mezzo alla strada", chiude Pirazzoli prima di annunciare che ogni due giorni manderanno una comunicazione a tutte le famiglie sullo stato dei circa 250 ospiti.

Resta molto critica anche la situazione all’Asp Laura Rodriguez di San Lazzaro che ospita 75 anziani, 14 dei quali sono positivi e altri 41 con la febbre. "Domani (oggi per chi legge, ndr) – annuncia il sindaco Isabella Conti – verranno effettuati 31 tamponi". Non va meglio per il personale: 17 dei 60 dipendenti sono a casa con la febbre, cinque sono risultati positivi, uno di loro da ieri è all’ospedale.

Nicola Bianchi

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