La chiusura della caserma della polizia stradale di Casalecchio diventa un caso metropolitano. Il caso torna di attualità grazie all’iniziativa del gruppo di opposizione in Città Metropolitana gruppi Rete Civica e Uniti per l’Alternativa che hanno sottoposto alla commissione consiliare competente un ordine del giorno che ripropone il tema della sicurezza in tutto l’ambito dell’Unione Reno Lavino Samoggia e del presidio del territorio. Un tema sul quale hanno registrato un’apertura chiara da parte del capogruppo del Pd Raffaele Persiano, e anche del sindaco di Casalecchio Massimo Bosso, ascoltato prima dell’avvio della commissione.
Va anche ricordato che lo scorso ottobre si registrò l’apertura del Prefetto sulla possibilità di programmare un nuovo posto di Polizia, forse un commissariato, che sia un presidio utile per tutto il territorio dell’Unione. "Non ci rassegniamo alla situazione di degrado, insicurezza e diminuzione della presenza delle forze dell’ordine a Casalecchio e in tutto il territorio dell’Unione", ha ribadito la capogruppo di Forza Italia e consigliera metropolitana Erika Seta. Prima di lei il sindaco Bosso aveva chiarito di avere tentato in tutti i modi di arrivare alla chiusura voluta dal ministero dell’Interno nel contesto di una riorganizzazione generale della Polizia. "Ben venga l’interessamento della Città metropolitana", ha detto Bosso. Dopo di lui Persiano ha proposto due emendamenti all’ordine del giorno della minoranza che verranno discussi nel consiglio del 27 gennaio nel quale si riprende la proposta di aprire un commissariato di polizia (come a San Giovanni Persiceto) o di trasformare la caserma dei carabinieri di Casalecchio in tenenza (come San Lazzaro), e comunque di avanzare la proposta di affrontare il tema in sede di comitato sull’ordine pubblico e sicurezza.
Gabriele Mignardi
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro