Casini dal Papa, il colloquio "Un pensiero per Bologna"

Il senatore è stato ricevuto in Vaticano dal Pontefice per un’udienza privata "Ha ricordato la sua visita sotto le Torri. E abbiamo scherzato sull’Argentina"

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"Abbiamo parlato di varie cose, e abbiamo anche ricordato la visita del Santo Padre a Bologna di cinque anni fa. E’ stato un bellissimo incontro". Pier Ferdinando Casini ieri è stato ricevuto in udienza privata da Papa Francesco, ed è lo stesso senatore a raccontare l’emozionante scambio. "Ho regalato al Papa un libro che racconta la visita di Papa Giovanni Paolo II alla Camera dei Deputati, nel novembre di 20 anni fa – spiega Casini – Francesco mi ha donato un suo libro, difficile restituire le emozioni di un incontro così. Anche Bologna è entrata nella chiacchierata. "Abbiamo ricordato la sua visita del primo ottobre del 2017, e lui ha anche ricordato l’incontro con il cardinale Matteo Zuppi, spendendo parole di stima. Parole di apprezzamento ci sono state anche per la città". E si è scherzato anche un po’ sui Mondiali di Calcio. "Con me c’era mio figlio, che ha scambiato qualche parola con il Pontefice sulla nazionale argentina in Qatar – continua Casini –. E poi abbiamo parlato anche di una delle mie figlie, che vive in Argentina". Pier Ferdinando Casini è stato recentemente rieletto senatore, dopo la candidatura nel collegio uninominale del Senato a Bologna. Casini ha anche sfiorato l’elezione a presidente della Repubblica, era il suo uno dei nomi più apprezzati in maniera bipartisan prima della scelta di chiedere a Sergio Mattarella di tornare al Colle.

La visita di Wojtyla alla Camera dei Deputati – della quale, al tempo, Pier Ferdinando Casini era il presidente – porta la data del 14 novembre 2002, l’ingresso del Papa fu accolto da una standing ovation. Un estratto del discorso. "Il nuovo secolo porta con sé un crescente bisogno di concordia, di solidarietà e di pace tra le Nazioni: è questa l’esigenza ineludibile di un mondo sempre più interdipendente e tenuto insieme da una rete globale di scambi e di comunicazioni, in cui tuttavia spaventose disuguaglianze continuano a sussistere. Purtroppo le speranze di pace sono brutalmente contraddette dall’inasprirsi di cronici conflitti, a cominciare da quello che insanguina la Terra Santa. A ciò s’aggiunge il terrorismo internazionale con la nuova e terribile dimensione che ha assunto, chiamando in causa in maniera distorta anche le grandi religioni. Le religioni sono invece stimolate a far emergere tutto il loro potenziale di pace, orientando e quasi ’convertendo’ verso la reciproca comprensione le culture e le civiltà che da esse traggono ispirazione".

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