Caso Renner, il tribunale dà ragione all’ex sindaco

I giudici: "Non ci fu alcuna diffamazione da parte della giunta Minganti". L’azienda aveva chiesto un risarcimento da 1,2 milioni: "Faremo appello"

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Uno scontro, quello fra l’azienda di vernici Renner e l’amministrazione Minganti, che scosse Minerbio. Ora la svolta. È stata infatti respinta dal tribunale di Bologna la richiesta di risarcimento di un milione e 200mila euro che l’azienda aveva chiesto al Comune e all’ex sindaco Lorenzo Minganti, accusandoli di diffamazione. Ed è proprio quest’ultimo a dare, con gioia e sollievo, la notizia: "Ho avuto la prova che, da buon cittadino, è giusto avere fiducia nella giustizia della nostra Repubblica. È stata depositata la sentenza che mi scagiona per ‘l’affaire Renner’ e, anzi, condanna questa al pagamento delle spese processuali, peraltro liquidate in una misura davvero esemplare. Negli ultimi anni – aggiunge – ho volutamente evitato di commentare pubblicamente questa vicenda, attendendo con fiducia la sentenza che mi riguardava. Credo che chiunque mi conosca sappia che per il rispetto che porto sempre al mio interlocutore sia ben difficile che io possa diffamare qualcuno. A me è sempre parso di difendere l’amministrazione comunale, l’Unione Terre di Pianura, e soprattutto i loro dipendenti da accuse del tutto infondate. Ho affermato che fu Renner a rifiutare di far accedere gli incaricati alla loro azienda ed ho affermato che la loro ostilità e polemica era per me una delusione, provenendo da un’azienda che il Comune di Minerbio aveva sempre aiutato in tutti i modi possibili".

Gli incaricati erano stati mandati alla Renner per verificare le superifici su cui calcolare le tasse. "L’esito giudiziario di tutta questa vicenda è il seguente – chiude Minganti –: Tar e Consiglio di Stato hanno rigettato con sentenza breve i ricorsi di Renner in quanto palesemente irricevibili, la Commissione tributaria ha riconosciuto che Renner deve pagare al Comune una cifra che pare si aggiri sugli 800mila euro (fra tasse non pagate, arretrati, interessi, sanzioni), le cause civili sono state respinte e l’ad dell’azienda è rinviato a giudizio per diffamazione".

"La sentenza conferma come Lorenzo Minganti, quando era sindaco di Minerbio, abbia operato con competenza e serietà a difesa dell’interesse pubblico e rende giustizia ad un amministratore di grande qualità. Resta la fatica di chi, solo per aver fatto il proprio dovere, è stato esposto ad un lungo iter giudiziario".

Lapidario il commento di Renner Italia Spa ha dichiarato: "Una sentenza difficilmente comprensibile contro cui faremo appello".

Zoe Pederzini

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