Bologna, pestaggio al Cassero, due giovani condannati a 6 anni

Uno è un ultras del Bologna. Assolto il terzo imputato. La vittima ha riportato l’indebolimento permanente della mascella

L’ingresso del Cassero (FotoSchicchi)

L’ingresso del Cassero (FotoSchicchi)

Bologna, 5 dicembre 2017 - Due condanne pesantissime e un’assoluzione. Si è concluso così il processo per il pestaggio di un ragazzo al Cassero avvenuto nel marzo 2014. Il collegio dei giudici, presieduto da Roberto Giovanni Mazza, ha condannato Salvatore Voltarella, oggi 28enne, a sei anni e sei mesi di carcere, l’ultras del Bologna Simone Cassani, oggi 26enne, a sei anni e un mese, mentre ha assolto il terzo imputato, Daniel Gottardi, oggi 24enne. Non solo, i giudici hanno anche condannato i primi due a una provvisionale immediatamente esecutiva di 40mila euro nei confronti della vittima del pestaggio, un giovane oggi 32enne costituito parte civile.

I fatti all’epoca ebbero un grande clamore. Il ragazzo fu pestato a sangue e sfigurato a suon di calci e pugni solo perché aveva rimproverato il solito furbetto che tentava di saltare la fila per entrare nella sede dell’Arcigay.

La lite era iniziata fuori e poi era ripresa dentro, in pista, dove il branco aveva aggredito la ignara vittima. Il giovane, laureato in Sociologia, riportò la frattura multipla della mandibola e ora i danni sono diventati permanenti, perché avrà per sempre un indebolimento della mandibola stessa. Il gruppo che lo pestò era di 4-5 persone, e alla fine, visto che un imputato è risultato estraneo al termine del processo, emerge che gli altri non sono stati mai identificati e non pagheranno.

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