Castaldini (FI): "Chi ci lascia, rimarrà deluso"

La capogruppo in Regione non si candida: "C’è un patto con gli elettori che va rispettato". E avverte i transfughi: "Così finite a sinistra"

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di Luca Orsi

Ribadire "e preservare con forza" l’identità di Forza Italia. E spiegare agli elettori "cosa siamo noi nell’alleanza" di centrodestra. Valentina Castaldini, capogruppo di FI in Regione, non ha dubbi sulla ruolo centrale del partito di Berlusconi all’interno della coalizione: "Il centrodestra non può evolvere senza la nostra identità di cattolici, moderati, liberali e profondamente europeisti".

A quali elettori si rivolge FI?

"A chi, nel centrodestra, vuole ribadire la forza di un centro lontano dal Pd, la serietà e la competenza di una classe dirigente che in tutta Italia ha dimostrato, da tempo, di sapere ben governare".

Cosa intende per ‘centro lontano dal Pd’?

"Mi riferisco a quei partiti di centro che sono europeisti soltanto nei convegni".

Parla di Italia viva e Azione?

"Per esempio. Il loro è un europeismo di facciata, smentito dai fatti e dalle azioni concrete. Mi pare che le carte si svelino ogni giorno che passa. Siamo molto lontani dalle nostre scelte, coraggiose e non di sinistra, all’interno del Ppe".

Non teme che Forza Italia rischi di venire schiacciata da FdI e Lega?

"L’alleanza di centrodestra non esiste se non contiene le tre anime che l’hanno generata. Proprio per questo dico che, con alleati di indubbio peso, chi rimane dentro a Forza Italia ha il compito di preservare la nostra peculiarità, la nostra identità. Che è quella di una forza politica di tradizione popolare, con un impianto europeista solido".

Il partito sta perdendo figure importanti. Che ne pensa?

"Molti sono amici, e rimangono tali. Capisco le scelte personali e le scelte politiche. Mi spiace solo per chi, come accaduto già con Isabella Conti alle amministrative, rimarrà deluso allo stesso modo. Perché, conoscendo la storia di Calenda e Renzi qua, sono certa che si ritroveranno tutti alleati con il Pd".

Forza Italia porterà a Bologna i big del partito?

"Abbiamo fatto una riunione operativa con i vertici romani. Bologna è certo una piazza importante, dove faremo una campagna elettorale viva".

Verrà anche Berlusconi?

"Mi piacerebbe, davvero. Berlusconi è sempre il benvenuto. Certo, è una voce che ricorre. Ma non dimentichiamo che la campagna elettorale è brevissima e che lo vogliono in tutta Italia".

Lei che cosa farà? Si candiderà?

"C’è un patto con l’elettorato. Prevede di stare dove gli elettori hanno indicato, con il loro voto, che tu debba lavorare e stare. È un patto in cui credo. Ma aiuterò i candidati di Forza Italia in tutto e per tutto, con l’impegno che metterei se corressi io".

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