Castel Maggiore, ladro con la bici a noleggio arrestato dai carabinieri

Il 20enne aveva due pc, coltelli e una pistola ad aria compressa nascosti in un borsone

La refurtiva recuperata dai carabinieri

La refurtiva recuperata dai carabinieri

Castel Maggiore (Bologna), 21 settembre 2018 – E’ accusato di furto aggravato il 20enne marocchino (K. R. le iniziali), senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, arrestato dai carabinieri della stazione di Castel Maggiore. È successo alle prime luci dell’alba di ieri, quando il 20enne è stato controllato da una pattuglia dell’Arma impegnata nei controlli del territorio in via Aldo Moro. Alla vista del giovane, che si stava aggirando a piedi nei pressi di un camper parcheggiato, i militari si sono avvicinati e lo hanno identificato. Il marocchino ha raccontato loro di essere arrivato a Castel Maggiore con una bici a noleggio (servizio di bike sharing) e che era in procinto di ripartire per Bologna.

La bici a noleggio sullla quale è stato sorpreso il ladro In seguito, i carabinieri, dopo essere venuti a conoscenza che il marocchino era gravato da precedenti di polizia e da un ordine di espulsione dal territorio italiano emesso dalla Questura di Rimini, lo hanno perquisito. Nascosti all’interno del borsone che portava con sé, il 20enne aveva due computer portatili, un lettore dvd, una pistola ad aria compressa, due coltelli, un misuratore di pressione e numerosi oggetti dedicati alla pesca sportiva. Ispezionando il camper, i carabinieri hanno scoperto inoltre che il finestrino era stato infranto e che alcuni degli oggetti recuperati erano stati rubati proprio dal veicolo, in uso a una coppia di italiani. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. Uno dei due computer portatili è stato sequestrato. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla bici utilizzata dal marocchino che potrebbe essere stata asportata senza l’utilizzo dell’applicazione che ne consente la registrazione al servizio e lo sblocco di un dispositivo di sicurezza. In sede di giudizio direttissimo, l’arresto è stato convalidato e, in attesa dell’udienza posticipata a seguito della richiesta dei termini a difesa, il giovane è stato sottoposto al divieto di dimora nella provincia di Bologna.

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