"Cause? Prezzi e virus"

Zanotti: "Il mercato c’è. Il lockdown ha cambiato. le richieste: ora piacciono. giardini e una stanza in più"

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Eden Zanotti, fondatore dell’agenzia immobiliare Cio srl, come sta il mercato immobiliare bolognese?

"Il mercato immobiliare a Bologna è sempre stato in controtendenza, per il turismo e perché la città è un centro nevralgico con realtà uniche in tutti i settori trainanti. La città è a misura d’uomo e ottimamente servita, chi viene qui poi ci vuol mettere radici. Questo porta a un mercato effervescente e dinamico. Il Covid ha dato un’ulteriore spinta: si cerca la prima casa con terrazza e giardino e c’è stata la corsa all’acquisto delle seconde case in Appennino. Il 2020 ha visto prezzi in crescita in tutte le zone. Il problema per noi agenzie è trovare gli appartamenti da vendere, non i compratori".

I dati dell’Agenzia delle entrate però registrano un calo.

"Ma i prezzi sono in crescita, il mercato c’è. Il decremento è dato non tanto perché non ci sono compratori, ma perché ci sono stati i lockdown. Abbiamo avuto nel 2020 mesi di chiusura, periodi in cui non si poteva acquisire, ma quando si aprivano le porte c’era massima concretezza".

Cosa si aspetta dal 2021?

"Siamo in un momento particolare: la preoccupazione e la paura bloccano sia il venditore sia il compratore. Ma c’è vitalità e voglia di fare cambiamenti. E con i tassi così bassi diventa difficile pensare che finito l’apice del Covid il mercato immobiliare ne possa risentire, come prezzi. Dipende da quanto rimarremo chiusi: a me sono saltate trattative perché dalla Lombardia non si poteva venire qua".

A parte i giardini e i balconi, cosa si cerca oggi in una casa?

"Anche un vano in più per trasformarlo in studio, a volte due. Prima a moglie e marito era sufficiente una casa di 80 metri, ora serve di 100".

r. r.

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