Cavestri torna al Bravo Caffè "Concerto fra jazz e trip hop"

Il giovane talento stasera in concerto con Roberta Gentile nel club che lo ha lanciato "In repertorio anche Massive Attack e un omaggio a Sakamoto". E il 23 maggio show al Majestic.

Cavestri torna al Bravo Caffè  "Concerto fra jazz e trip hop"

Cavestri torna al Bravo Caffè "Concerto fra jazz e trip hop"

di Pierfrancesco Pacoda

È giovanissimo, Francesco Cavestri, bolognese, uno dei talenti più originali del nuovo jazz italiano. Jazz nella sua accezione più vasta, linguaggio aperto alle suggestioni più disparate della cultura afro americana. Un suono ricco di riferimenti, il suo, di fonti reinterpretate nel disco d’esordio Early 17, che presenta stasera al Bravo Caffè. Replica martedì 23 maggio, in versione duo al Grand Hotel Majestic (ore 18.30) .

Cavestri, il concerto del Bravo Caffè è un ritorno a casa.

"Il Bravo è stato il club che per primo ha creduto in me, segno che Bologna è una città vivacissima, uno dei luoghi di riferimento per il jazz, attenta anche alla valorizzazione dei nomi nuovi, quelli, come ero io, all’inizio della carriera. Da allora, da quel primo live, ho suonato in tanti locali importanti in Italia e pubblicato un disco".

Early 17 riflette la sua idea di jazz.

"Sì, una concezione da un lato fortemente filologica, attenta alle radici e alla storia del jazz, dall’altro pronta ad assorbire le nuove idee che si sono sviluppate con l’elettronica e con l’hip hop. Nel disco c’è un omaggio a J Dilla, uno dei maestri del rap contemporaneo, uno che ha innovato la musica, dimostrando che è possibile ‘suonare’ utilizzando giradischi e macchine digitali. Il ‘mio’ jazz è in continua evoluzione".

Cosa ascolteremo al Bravo?

"Questa sera mi esibirò con la mia band, ospite la bravissima cantante Roberta Gentile, e faremo un viaggio che dal jazz arriva al trip hop, passeremo dai grandi nomi attuali della musica afro americana, come Robert Glasper alle atmosfere psichedeliche dei Massive Attack, dei quali reinterpretiamo Teardrop, per arrivare a un omaggio a uno degli artisti al cui studio negli ultimi mesi mi sono dedicato, il pianista e compositore giapponese Ryuki Sakamoto, scomparso di recente".

Sakamoto è stato autore di importanti colonne sonore.

"Il mio amore per il suo lavoro è legato proprio al mio interesse, che sviluppo da qualche tempo, per la musica da film. E’ uno degli orizzonti che voglio esplorare sempre di più. A giorni verrà presentata la colonna sonora che ho scritto per il podcast Una morte da mediano, prodotto da RAI Emilia Romagna, scritto e diretto da Filippo Vendemmiati, dedicato alla morte di Denis Bergamini, ex calciatore del Cosenza, morto nel 1989".

Dopo il concerto al Bravo, il 23 maggio sarà al Grand Hotel Majestic.

"Sono stato invitato dalla casa di moda Doria a fare un concerto che sarà anche un omaggio al cappello, accessorio amatissimo dai grandi jazzisti, sin dagli anni del bebop. Lo spettacolo si chiama All Hat’s Jazz e fa parte del programma del Bologna Jazz Festival".

È al lavoro su un album?

"Sono in sala di registrazione per produrre tanta nuova musica, realizzata insieme a personalità come Paolo Fresu, con il quale ho avuto l’onore di collaborare in studio in un brano inedito che farà parte del nuovo album".

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