"C’è un riflesso pure sulla natalità"

La precarietà abitativa, non solo lavorativa, non fa fare bambini

I principali elementi delle dichiarazioni Isee, che servono chiedere l’accesso, a condizioni agevolate, bonus, prestazioni sociali o a servizi di pubblica utilità, effettuate alle Acli, sono analizzate da Simone Zucca, direttore del Caf. "Degli oltre 8mila modelli Isee, il 33 per cento dei dichiaranti ha la

casa di proprietà, di questi il 77 per cento hanno figli. Il dato opposto è significativo: il 48 per cento dei dichiaranti ai fini Isee è in affitto, il 19 per cento occupa un alloggio in comodato d’uso da un parente o amico. Di questi – fa notare – solo il 49 per cento ha figli, a dimostrazione che la precarietà che induce a non mettere su famiglia non è più solo quella lavorativa, ma anche quella abitativa. Il 63 per cento di chi è in affitto, inoltre, ha un Isee sotto i 10mila euro. Tuttavia, il 30 per cento dei dichiaranti con Isee tra i 10 mila e i 20mila ha

casa di proprietà. Un altro problema si pone nel momento in cui la famiglia cresce, con l’arrivo dei figli: è quello dello spazio".

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