Cefa, c’è Gente Strana al cinema Bellinzona

Domani sera il film di Miniucchi, targato Genoma, che racconta fra realtà e finzione l’organizzazione nata cinquant’anni fa

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di Benedetta Cucci

È ‘Cefa Day’ domani a Bologna. Non una ricorrenza calendarizzata, ma una serata in cui l’organizzazione non governativa nata in città 50 anni fa – nel settembre del 1972–, si prende un po’ di spazio e di riflettori: alle 19 ci sarà infatti la proiezione al cinema Bellinzona del film Gente Strana- Watu Wa Ajabu, scritto da Antonio Pisu e diretto da Marta Miniucchi, con produzione Genoma films e dalle 20, aperitivo e cena nella saletta parrocchiale, con menu tradizionale e vegetariano, prenotabile sul sito cefaonlus.it. Ecco perché la prima del film, definibile come mockumentary, con qualcosa di vero e qualcosa di immaginato, avviene in questa sala di via Saragozza che per la comunità rappresenta un gioiello culturale. Non poteva esserci posto migliore, quindi, per un’opera che racconta una storia esemplare e che vede come interpreti Cesare Bocci, Lodo Guenzi, Matteo Catta. La storia lunga cinque decenni del Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura, fondato su iniziativa di Giovanni Bersani e Padre Angelo Cavagna e da un gruppo di cooperative agricole legate al Movimento Cristiano Lavoratori, non ha una narrazione che segue una cronologia esatta, ma è proprio questa la forma narrativa che effettivamente si addice a Cefa, che fa molto, da sempre.

"Abbiamo scelto un escamotage narrativo – racconta Miniucchi – e si tratta della figura di un giornalista che è stato un po’ costretto a fare un reportage sul Cefa controvoglia, per vari motivi che poi si capiscono nel corso della storia". E prosegue: "Come dice il nostro irriverente Cesare Bocci, che interpreta il giornalista, non si sa perché debba fare un reportage su un argomento che non interessa a nessuno, ma succede poi che si interessi alla storia di un volontario che per circa 15 anni si è occupato di un progetto Cefa riguardante la filiera del latte in Tanzania, quindi dell’allevamento dei bovini, la produzione di latte e latticini. Tra le tante storie è stata scelta questa, per raccontare la costruzione di una cooperativa e la nascita di una rete di allevatori che si sono uniti per essere più forti e avere più voce in capitolo nella loro attività". Grazie alle competenze del Cefa, il progetto è stato molto importante e sostenuto anche da Granarolo. Nel film anche tanto materiale di repertorio, perché la Ong ha documentato tanto. "Abbiamo addirittura dei filmati del senatore Bersani che parla del Cefa – spiega Miniucchi –, dei super8 e altri documenti originali che ripercorrono almeno 20 anni di storia e quindi anche altri progetti nel mondo, compresa l’America Latina, che vengono poi riuniti nella narrazione più precisa che ne fa Lodo Guenzi".

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