È bastato un attimo. I cani, due amstaff, sono balzati nel giardino di Davide Celli, a Monzuno, saltando la recinzione. In un lampo hanno dilaniato due oche che il consigliere comunale dei Verdi aveva fatto uscire.
"Le chiamavo Raptor, perché quando correvano come i velociraptor di Jurassic Park", racconta l’ambientalista. Una aveva quattro anni. La più vecchia, di 14 anni, "quando accompagnavo mio figlio al pulmino ci veniva dietro. E insieme lo guardavamo andare via, salutando dal finestrino".
Celli parla con un filo di voce. Su Facebook posta le foto delle due oche sgozzate. Si scusa "per la crudezza, ma tutti devono vedere". Lui, che ha un pitbull, non se la prende con i cani. "Ma con chi prende le razze più difficili da gestire e poi non sa tenerli. Li tiene in un recinto e pensa che basti così. Ma avere un amstaff, un pitbull o un rottweiler non è come coltivare bulbi di tulipani".
Celli non pensa, almeno per ora, a richieste di danni. Ma farà una proposta al sindaco Lepore. "Chiederò di istituire una tassa di proprietà" per chi detiene certi tipi di cani.
"Servirà – spiega il consigliere dei Verdi – a compensare i danni e le spese che il Comune dovrà sostenere quando il cane sarà portato al canile dai proprietari incapaci". In alternativa, Celli chiederà che "venga istituito un corso che insegni a educare e tenere i cani in modo corretto. Un esame non per il cane, ma per la testa del suo padrone. I cani non li puoi tenere in casa o in un recinto, magari lasciandoli soli. Hanno bisogno di un rapporto stretto con l’uomo".
Intanto, Celli si augura che le autorità competenti, "carabinieri in primis", facciano le indagini del caso. "Dove erano detenuti i due cani? Appartenevano a un allevamento casalingo o no? Due cani che scappano e si inselvatichiscono, forse, e dico forse, avevano delle buone ragioni per farlo".
Luca Orsi
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