Cellulari rubati in negozio. Denunciato il titolare

Il centro di assistenza per smartphone è stato anche chiuso per 15 giorni. L’intervento dei carabinieri dopo la segnalazione di una cittadina derubata

Cellulari rubati in negozio. Denunciato il titolare

Il provvedimento del questore è stato emesso sabato e varrà per 15 giorni

Bologna, 27 agosto 2024 – Nel suo centro di assistenza e riparazioni di smartphone aveva ben 43 dispositivi elettronici privi di documentazione regolare e perciò ritenuti provento di furto o comunque di provenienza illecita. Così, uno straniero di trent’anni è stato denunciato per ricettazione e il suo negozio chiuso per 15 giorni.

Nel locale, in centro storico, i carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno sequestrato infatti ben 18 smartphone, quattro smartwatch, due cuffie bluetooth, 17 notebook e due tablet. Tutti appunto senza i documenti che ne accertassero la provenienza.

Tutto comincia quando una donna di 55 anni, cui era da poco stato rubato l’iPhone 13 che aveva lasciato un istante in auto mentre lei buttava la spazzatura, scopre tramite il geolocalizzatore che il telefono risulta all’interno di un centro assistenza smartphone del centro. Va a riferirlo ai carabinieri, che vanno perciò a fare un controllo.

Nel negozio, chiedono un confronto con il titolare, appunto lo straniero denunciato. Il quale, messo alle strette, conferma di essere in possesso dello smartphone della donna e di averlo acquistato per 100 euro da due sconosciuti, che non aveva registrato e di cui non era in grado di fornire alcuna indicazione poiché l’acquisto era stato fatto senza alcun atto di compravendita. A quel punto, i carabinieri decidono di approfondire il controllo e di estenderlo anche a tutti gli altri dispositivi elettronici presenti nel negozio. Da qui la scoperta dell’ingente mole di materiale poi sequestrato.

Considerata la gravità dei fatti, che alimenta i furti e talvolta pure le rapine ai danni di cittadini e turisti in centro, proprio per sottrarre cellulari da destinare al mercato nero, i carabinieri hanno anche proposto la sospensione delle autorizzazioni relative al pubblico esercizio del titolare del negozio. Provvedimento che è stato accolto dalla Polizia amministrativa ed emesso dal questore il 24 agosto scorso, per una durata appunto di 15 giorni. Tra le valutazioni che hanno portato al provvedimento, emerge che "il locale è individuato come luogo di riferimento per soggetti inclini ad attività illecite, dove smerciare, con la complicità del gestore, merce proveniente da precedenti attività delittuose. Determinando un concreto pericolo per la sicurezza sociale".

f. o.