Centri estivi, 28 richieste dai bimbi rifugiati Il sì dell’amministrazione per tre settimane

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Proseguono le attività del Centro operativo comunale di Protezione civile del Comune per l’assistenza ai profughi ucraini – metà donne e metà bambini – giunti a Castel San Pietro Terme. Su un totale di 149 persone transitate nel territorio del Comune dall’inizio dell’emergenza, in seguito a rientri in Ucraina e spostamenti in altre zone, attualmente ne sono rimaste 95.

Questa la situazione dell’accoglienza in dettaglio: 51 profughi (5 dei quali sono arrivati nell’ultimo mese) sono tuttora ospitati presso famiglie di Castel San Pietro Terme, 44 si trovano negli alloggi Cas presenti nel territorio comunale e gestiti dalla cooperativa Arca di Noé (in realtà gli inserimenti erano stati 48, ma 4 persone a cui era stato assegnato un appartamento a Poggio sono rientrate in Ucraina), altri 17 sono in alloggi CasSai nei comuni di Castenaso, Rioveggio-Monzuno, Loiano, San Benedetto Val di Sambro, e 37 sono rientrati in Ucraina.

Le famiglie ucraine hanno fatto domanda di poter usufruire dei centri estivi per 28 bambini, ai quali l’amministrazione ha assicurato la partecipazione gratuita per 3 settimane, finanziandola con somme provenienti dal fondo regionale, dal fondo di comunità metropolitano e dal fondo comunale ricavato dalle donazioni dei cittadini castellani.

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