Bologna, l'area di via Pallavicini diventa del centro islamico

In cambio, l'amministrazione acquisisce un'area in via Felsina. L'Ucoii "Un grande moschea? Nessuno ci pensa". Ma la Lega promette guerra legale

Villa Pallavicini è sede del Centro di cultura islamica

Villa Pallavicini è sede del Centro di cultura islamica

Bologna, 31 luglio 2018 - Il Comune di Bologna acquisisce un'area di 6.587 metri quadrati in via Felsina cedendo in cambio all'Ente di gestione dei beni islamici in Italia il diritto di superficie (per 99 anni) del Centro di cultura islamica di via Pallavicini. E' la proposta di permuta al centro della delibera licenziata oggi dalla Giunta guidata da Virginio Merola, che l'ha presentata alla stampa insieme a Yassine Lafram, presidente nazionale Ucoii e presidente della Comunità islamica bolognese.

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La delibera dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. L'area che passerà al Comune si trova vicina alle scuole Manfredi-Tanari, in zona Fossolo. Si tratta di una permuta alla pari, da valore di 305.000 euro. L'Ente di gestione dei beni islamici potrà riscattare anticipatamente il diritto di superficie acquisendo la completa proprietà dell'area: con 250.000 euro dopo dieci anni, con 110.000 dopo 60 anni.

"Si tratta di un passo in avanti - spiega il sindaco Merola (VIDEO) -, la permuta e quindi la delibera non pongono ostacoli a progetti futuri. Si tratta di un accordo con la comunità islamica che è frutto di una convivenza che ha dato ottimi risultati". Il Comune, nell'area che riceverà in via Felsina, riqualificherà con degli spazi a verde.

Soddisfatto Yassine Lafram, : "Ringrazio Merola, continua un percorso di dialogo interculturale. Interverremo per dare ai locali di via Pallavicini un'identità più dignitosa, tutta l'area ha bisogno di una riqualificazione, anche con più illuminazione. Abbiamo un riconoscimento legale importante. Una nuova grande moschea? No, nessuno ci pensa, in via Pallavicini continueremo con quello che abbiamo sempre fatto, dalla preghiera a tante attività di studio e integrazione".

Ma la rassicurazione non basta: "Ecco il primo passo verso la costruzione della prima moschea ufficiale cittadina. Merola non c'era riuscito quando era assessore e ora ci riprova da sindaco", tuona la consigliera leghista Lucia Borgonzoni che è anche sottosegretario alla cultura. "Impugneremo la permuta - promette - e controlleremo, come fatto in passato, la regolarità di tutti i passaggi, visto che nel precedente tentativo, proprio per la faciloneria e approssimazione dello stesso Merola, riuscimmo a fermare il progetto".

"Questa permuta è uno sfregio alla città di Bologna - aggiunge il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami - e ha un solo evidente scopo: consentire alla comunità islamica, in un futuro nemmeno tanto lontano, di realizzare la moschea con tanto di minareto".

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