Centro meteo Bologna, ecco il super computer: il futuro è adesso

In città le previsioni di tutta Europa: il Data center inaugurato negli spazi del Tecnopolo. Sarà operativo tra pochi mesi

Suoni, luci, codici e cavi: al Tecnopolo di Bologna si respira il futuro

Suoni, luci, codici e cavi: al Tecnopolo di Bologna si respira il futuro

Bologna, 19 settembre 2021 - Le previsioni del meteo di tutta Europa passeranno dal capoluogo emiliano-romagnolo, ormai è questione di pochi mesi. Il nuovo Data center dell’Ecmwf (European Center for Mid-Range Weather Forecast) è stato inaugurato negli spazi del Tecnopolo di Bologna, ma il sogno è già diventato realtà: sarà operativo dagli inizi di maggio 2022, terminato il tempo degli ultimi collaudi e del trasferimento dell’attuale centro da Reading (in Inghilterra) fin sotto le Due Torri. Ma i computer, intanto, hanno cominciato a pulsare e sono già al lavoro con i test.

"Siamo ancora in una fase sperimentale – ha spiegato Matteo Dell’Acqua, direttore del centro –. Alla fine di quest’anno dovremo muovere il nostro archivio inglese. Ci vorrà più di un mese fra trasporto e verifiche". Mettendo piede negli spazi del Tecnopolo, una nuova cittadella della scienza realizzata con la sinergia tra Emilia-Romagna e Unione Europea, l’impatto è surreale: centinaia di metri quadrati dove i computer sono al lavoro.

Suoni, luci, codici, cavi: di tutto e di più, sembra un film di fantascienza. C’è la Data Hall, dove sono custoditi i computer; il Data storage, dove i dati vengono ‘immagazzinati’; la Data Officine. Tutti gli impianti sono raffreddati a liquidi o aria, in minor parte. Ma il protagonista è soprattutto il supercomputer BullSequana XH2000 di Atos: un sistema che permette di quintuplicare le prestazioni di calcolo. Il Data center elaborerà così le previsioni sulla base di ‘fotografie’ sempre più nitide e tempestive, uno strumento indispensabile per evitare o contrastare con maggiore forza fenomeni estremi, come bombe d’acqua o trombe d’aria. Il Tecnopolo sarà poi anche la casa del supercomputer europeo Leonardo, ospitando le più importanti istituzioni scientifiche nazionali, fra cui l’Agenzia Italia Meteo e l’Istituto nazionale di astrofisica, oltre a centri di ricerca, distaccamenti universitari, aree comuni per incubatori, attività all’avanguardia nel campo della ricerca e sviluppo.

Al taglio del nastro c’erano il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, oltre al governatore Stefano Bonaccini e al rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini.

"È un momento importante per tutta l’Italia – ha sottolineato il ministro Bianchi –, è stata una scelta europea quella di portare a Bologna il centro di analisi del meteo. Ora tutto il sistema di previsione meteo in Europa passa qui. Questa è la dimostrazione che in Italia le cose si possono fare".

Soddisfazione anche dai vertici dell’Ecmwf: "È difficile trovare le parole per quanto siamo grati, ma anche impressionati, di fronte a ciò che è stato raggiunto qui – puntualizza Florence Rabier, direttrice generale –. I nostri legami sono sempre stati forti e l’Italia è un attore chiave nel nostro Consiglio degli Stati membri". "La cittadella della scienza in cui abbiamo creduto come Regione, insieme allo Stato e all’Unione Europea, prende sempre più forma" puntualizza con fierezza il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

 

 

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