
Nicola Stanzani, Manes Bernardini, Alberto Zanni, Francesca Scarano, Ilaria Giorgetti e Stefano Cavedagna
La strada per il 2027 è ancora lunga, ma qualcosa anche nel centrodestra inizia a muoversi. E con Matteo Lepore che si è messo avanti con i lavori (non solo del tram), prenotando il mandato bis, è verosimile che dall’opposizione si cominci a pensare a un’alternativa per Palazzo d’Accursio. L’indicazione che pare condivisa più o meno dai tutte le anime del centrodestra è puntare su una candidatura politica, archiviando la stagione dei civici che, alle ultime Comunali e Regionali prima con Fabio Battistini, poi con Elena Ugolini, non ha sfondato.
Da qui, tra i partiti è cominciata la caccia all’anti-Lepore in vista delle Comunali 2027. E in attesa che da Roma arrivi il via libera a una candidatura politica in un incastro di caselle che tiene insieme altre città (e gli equilibri di coalizione), qualche ipotesi per il toto-nomi è già partita. Chiaro che da qui al 2027 le strade della politica sono infinite, ma l’ipotesi di un meloniano (o di una meloniana) in corsa come anti-Lepore circola parecchio. L’eurodeputato di Fratelli d’Italia, già capogruppo in Comune, Stefano Cavedagna, è un nome spendibile e qualcuno ha notato il suo iper attivismo sui temi locali della città in chiave anti-amministrazione, nonostante l’impegno Ue. Sempre dalle parti di FdI, anche Francesca Scarano, capogruppo a Palazzo d’Accursio, potrebbe essere una candidatura vista 2027. Uscendo dall’alveo di Fratelli d’Italia (con Meloni che potrebbe decidere di non mettere il sigillo su una dura partita nella ’rossa’ Bologna), potrebbero essere i leghisti o gli azzurri a metterci, è il caso di dirlo, la faccia.
Nel Carroccio – che ha visto prima l’addio di Scarano e presto vedrà quello di Giulio Venturi (pronto ad approdare in Noi Moderati di Maurizio Lupi) – il più esposto è il capogruppo in Comune Matteo Di Benedetto che, alle ultime Regionali, ha portato a casa un ’tesoretto’ di quasi 2.400 voti. Da quello che filtra, però, dal cilindro del Carroccio potrebbe uscire un nome femminile, sponsorizzato dalla sottosegretaria leghista alla Cultura Lucia Borgonzoni: l’ex forzista Ilaria Giorgetti, già presidente del Santo Stefano. Suggestioni, ma chissà. Forza Italia non sta alla finestra e il consigliere Nicola Stanzani (ciellino come la consigliera regionale Valentina Castaldini) potrebbe avere qualche chance. C’è, però, chi scommette che non sparirà dai radar Manes Bernardini: l’ex sfidante di Virginio Merola, oggi responsabile dipartimenti di FI Emilia-Romagna, ha già messo in cantiere un’iniziativa il 29 maggio sulle infastrutture.
Ma se la candidatura espressione dei partiti non decollasse? Potrebbe muoversi la società civile. Alberto Zanni, presidente di Confabitare, per ora ha commissionato un sondaggio a ’Demetra’ sull’amministrazione Lepore che mostra una città in affanno. Ma c’è chi dice che, in caso di vento civico, potrebbe farsi avanti.