NICHOLAS MASETTI
Cronaca

Cerca casa e viene truffata, spariscono 2.000 euro

La donna ha visitato il bilocale e avviato la trattativa con un uomo di 60 anni. Ma in realtà era un falso intermediario. "Spero non accada più a nessuno"

La truffa dell'affitto a Bologna, una donna ha perso 2.000 euro

La truffa dell'affitto a Bologna, una donna ha perso 2.000 euro

Bologna, 23 maggio 2025 – L’annuncio su Idealista. La telefonata, le informazioni. La visita dell’appartamento. La decisione di prenderlo in affitto, depositando oltre duemila euro tra caparra e mensilità. Un documento certificato Agenzia delle Entrate che riporta il contratto di locazione. Insomma, tutto secondo le procedure. Ma poi nessuna chiave in mano, la scoperta che quel bilocale è intestato a una persona mai incontrata. Le mail e il contatto WhatsApp risalenti a una persona defunta. E i soldi spariti.

A ritrovarsi coinvolta in questa storia è Carola Bianchi, 36 anni, romana. A marzo ha subìto una truffa e ha deciso di denunciare l’accaduto alla Guardia di Finanza. E ora di raccontare a il Resto del Carlino la sua triste esperienza.

"Spero vengano individuati i responsabili anche per il bene degli altri, affinché non accada più", spiega dispiaciuta. Perché lei le procedure le ha seguite tutte. E non ha minimamente pensato che si potesse trattare di una truffa. L’annuncio era su un sito notissimo. Telefonando ha trovato una persona "disponibile a farle vedere l’appartamento il giorno stesso, il 4 marzo, alle 18,30". In allegato c’erano anche delle foto.

Arrivata in via del Porto, insieme a un’amica, ecco la casa. Il signore, sui 60 anni, entra però senza chiavi, ma solo usando un codice. E dice: "Questo perché è in affitto su Booking, ma da aprile vorremmo affittarla a lungo termine". Si spaccia per amministratore condominiale e cita anche uno studio bolognese per cui lavora: "Facciamo intermediazione a nome dei proprietari", dice il truffatore. Carola verifica online, essendo romana, e lo studio esiste per davvero a Bologna. Settecento euro di affitto più spese.

Tempo di pensarci e il giorno dopo la 36enne conferma l’interessamento. I truffatori, al telefono questa volta c’è una persona più giovane che ’lavora’ sempre come amministratore, chiedono i documenti via mail. Poi il pagamento di duemila euro tra caparra e mensilità. Arriva la risposta con un documento, marchiato Agenzia delle Entrate, che mostra la registrazione del contratto. Via WhatsApp si organizzano per l’appuntamento per le chiavi. Ma qui non arriverà mai nessuno. Nel mentre ecco che Idealista segnala l’account, con cui Carola aveva interagito, come sospettoso. A quel punto la certezza di essere stata truffata. Ecco allora la denuncia alla Guardia di Finanza, l’11 marzo, che ora sta indagando sull’accaduto. E neanche la proprietaria della casa, coinvolta indirettamente in questa storia, sapeva nulla, tanto che ha denunciato anche lei ai carabinieri. Ora il cavillo per risalire ai truffatori potrebbe essere il codice Iban. Sempre se dietro non c’è un prestanome. L’ipotesi è, come già successo a Roma, Torino o Milano, che si tratti di persone che prendono in affitto via Booking appartamenti. Poi pubblicano annunci, fanno vedere la casa e se ne vanno. Falsificando il tutto.

Ilaria Avoni, presidente di Piazza Grande, associazione a cui si è rivolta Carola, commenta: "Ci preoccupa in particolare come queste distorsioni, e le truffe in particolare, colpiscano le persone spesso più in difficoltà. Qualche affitto breve in meno, ridurrebbe l’incidenza di questi eventi ma soprattutto darebbe una dimora a molte persone che ora non l’hanno".