Ha chiuso con quasi 100mila visitatori, di cui 47mila presenze internazionali, la 40ª edizione di Cersaie, in aumento dell’8,8% rispetto all’anno prima. Il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, 15 padiglioni del quartiere fieristico di Bologna, ha messo in vetrina 633 aziende, di cui 354 del comparto piastrelle di ceramica, 96 dell’arredobagno, 183 appartenenti ai settori della posa, delle materie prime, delle nuove superfici, delle attività di servizio. Una rassegna dalla forte connotazione internazionale, con 245 espositori esteri - pari al 39% del totale - e dai 27 paesi rappresentati. "Sebbene la situazione di mercato non sia delle migliori, la grande attrattività di Cersaie ha consentito alle aziende espositrici di valorizzare al meglio gli investimenti fatti, confermando la propria importanza nazionale ed internazionale presso i distributori, gli architetti, i posatori, gli operatori del real estate", afferma Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica. "La transizione energetica che abbiamo avviato non deve essere vanificata dal perverso meccanismo dell’Ets, che richiede urgenti interventi a livello europeo, come abbiamo avuto modo di rappresentare ai diversi esponenti politici e delle istituzioni che sono venuti a visitarci". Cersaie ritornerà dal 23 al 27 settembre.
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