Bologna, medico caccia la paziente. La dottoressa: "Non ho offeso la studentessa"

A replicare alla studentessa Lidia Malica Davidenco, attraverso il suo legale, l’avvocato Tiziana Ghedini, è la dottoressa che ha in cura la famiglia della 19enne

Medico

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Bologna, 31 marzo 2022 - "Non ho offeso nessuno, tantomeno per motivi legati all’origine". A replicare alla studentessa Lidia Malica Davidenco, attraverso il suo legale, l’avvocato Tiziana Ghedini, è la dottoressa che ha in cura la famiglia della 19enne che si era recata nel suo studio il 21 marzo, assieme alla madre, per chiedere un documento che certificasse la sua sordità al 99%. Secondo il racconto della ragazza, la professionista avrebbe perso la calma "pronunciando parole offensive contro il popolo russo". Ma la versione del medico è diametralmente opposta. "La dottoressa – spiega il legale –, persona e medico molto scrupoloso, ha accolto la richiesta ma, volendo predisporre il certificato nel rispetto della norma, e dovendo verificare che non fosse necessario che il documento provenisse da un medico specialista, ha chiesto all’assistita di ripassare nel pomeriggio dopo le 15 per il ritiro, considerato che in ambulatorio c’erano 7 persone in attesa. A quel punto è entrata la nonna ed entrambe hanno iniziato a ingiuriare il medico accusandola ingiustamente di aver rifiutato di fare il certificato perché russe. Insulti pronunciati a voce alta, per essere uditi non solo dai pazienti ma anche da un collega che è intervenuto in difesa della dottoressa, che ha già sporto querela e ha notiziato il suo ordine professionale".

Marco Signorini

 

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