Chiara Gualzetti, i vocali dell'assassino "Quella depressa, ho fatto il volere del demone"

I tre messaggi del killer mentre si trovava ancora sul luogo dell’omicidio: "Lho presa a calci: ho le foto"

Chiara Gualzetti, uccisa a 15 anni

Chiara Gualzetti, uccisa a 15 anni

Bologna, 2 luglio 2021 - Tre messaggi vocali, di una manciata di secondi l’uno. Inviati, stando a orari e circostanze, proprio pochi istanti dopo l’omicidio: il sedicenne ora al Pratello per omicidio premeditato è ancora nel Parco dell’Abbazia di Monteveglio, ansima per l’adrenalina e perché probabilmente sta scendendo dalla collinetta su cui ha appena ucciso Chiara Gualzetti, 15 anni, a coltellate e calci. È domenica mattina, il corpo sarà ritrovato dai carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale e dai volontari della Protezione civile poco più di 24 ore dopo.

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Chiara Gualzetti, uccisa a 15 anni
Chiara Gualzetti, uccisa a 15 anni

"Questa depressa ... L’ho fatto, l’ho fatto. Me l’ha detto lui. Lei mi urtava i nervi. L’ho presa a calci in testa, mi sa che mi sono rotto un piede. Ho fatto delle foto" . Questo all’incirca il contenuto, ma qualche parola è confusa, tra il suo tono concitato e i rumori di sottofondo. I messaggi arrivano a un’altra minorenne, che inizialmente pensa a una bravata, forse non capisce bene neppure di chi si stia parlando, certo non immagina cosa è appena successo. Solo dopo la scomparsa di Chiara inizia a temere il peggio, si confida con i genitori e con loro si presenta ai carabinieri. L’invio del messaggio è poco dopo le 10 del mattino. Chiara, probabilmente, ha cessato di vivere da neppure cinque minuti.

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Lo stesso collegamento tra la sparizione di Chiara e il sedicenne la fa un parente di lui, suo coetaneo, cui qualche giorno prima l’indagato aveva detto, con tono semiserio, di volere "ammazzare" la ragazza. Naturalmente pare una battuta, una banale spacconata tra adolescenti. Ma quando la famiglia Gualzetti denuncia la scomparsa della quindicenne, il parente si angoscia, scrive all’altro: "Sei stato tu?". Ma lui lo tranquillizza: "Non c’entro nulla".

In un altro messaggio a un’altra persona scrive: "Domenica farò fuori una ragazza, già stavo per perdere il controllo, allora ho dovuto fare un patto con lui (il demonio che gli parla e lo istiga alla violenza, ndr) e almeno ho un po’ colmato la sua sete...". Tutte le persone in questione state sentite da Procura dei minori e carabinieri.

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Ma perché proprio Chiara? La spietata ricostruzione dell’assassino è sprezzante: la quindicenne sarebbe stata "colpevole" di avergli "urtato i nervi", perché sebbene si conoscessero da qualche anno e fosse capitato "che tra noi ci fosse una certa intimità – rivela lui stesso agli inquirenti –, per me era una delle varie esperienze, mentre lei sperava che la cosa diventasse seria". Per questo gli "dava ai nervi". Per questo Chiara, a fine mese, non compirà 16 anni.  

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