Chiara Gualzetti camera ardente, il padre: "Quella dentro la bara non assomigliava a lei"

Bologna, 7 luglio 2021 - "Non sembrava nemmeno mia figlia. Lui ha infierito, non ha avuto nessuna pietà per quell’angelo inerme". Sfiora la bara bianca papà Vincenzo. "Ho deciso di farla chiudere, – dice subito – di fare la camera ardente senza che nessuno potesse vedere in che stato è ridotta la mia bambina. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere Chiara dovranno ricordarla com’era. E tutti gli altri non dovranno vederla diversa da come era realmente".

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Pericoloso. "La storia del demone dentro di lui? – tenta un sorriso sarcastico Vincenzo – Non ci ho mai creduto. Una strategia. Nel mese che lavorò con me non ha mai dato segni di squilibrio". Il gip Luigi Martello, nel convalidare il fermo, scrive che il ragazzo, seguito da qualche tempo da uno psicologo, è "capace di intendere e di volere" nei confronti di un "reato il cui concetto illecito è di immediata percezione". La perizia, aggiunge l’avvocato dei Gualzetti, Giovanni Annunziata, "è importante per stabilire non solo la capacità di intendere e volere dell’indagato al momento del fatto, ma anche la sua attuale pericolosità sociale". Pino e Francesco. ’Girano’ le canzone di Pino Daniele e Francesco de Gregori nella camera ardente. "I cantanti preferiti di Chiara", sorride mamma Giusi. Le note della ’Donna cannone’ sembrano sfiorare quell’abito candido da arciere scelto dai genitori per l’ultimo viaggio della loro amata. Quando la donna cannone d’oro e d’argento diventerà, senza passare per la stazione l’ultimo treno prenderà . Quella donna che lascia tutto per inseguire l’amore, che vuole affermarsi, smettere di essere semplicemente la ’donna cannone’ e amare come vuole, ha il volto di Chiara. In quella corsa verso quel ragazzino che gli piaceva, del quale si fidava, che fremeva di abbracciare e accarezzare i capelli. E con le mani amore, per le mani ti prenderò. E senza dire parole nel mio cuore ti porterò. E non avrò paura se non sarò bella come dici tu... Un sentimento vero, pulito, ma non corrisposto, addirittura provato con fastidio dalla parte opposta. "L’ha ingannata – tuona Vincenzo –, con la scusa della sorpresa, l’ha portata sulla collina per ammazzarla". "Quella persona è pericolosa, – grida con rabbia la moglie – va fermata. Nessun’altra madre dovrà provare il dolore che sto provando io".

Femminicidio. Per Vincenzo ciò che è accaduto ha una sola parola: femminicidio. "L’ha ridotta malissimo, senza un briciolo di pietà. Ora Chiara merita di essere ricordata con atti importanti, faremo qualcosa di generosità". Oggi alle 17 l’ultimo saluto. "Sarà il momento più brutto della nostra vita, ma dovremo reagire. Per il nostro angelo".