Chiara Gualzetti: raccolta fondi per le spese legali dei genitori. E scoppia la polemica

Avviata sotto il controllo del sindaco del paese, è stata chiesta da Vincenzo e Giusi. Ma il primo cittadino costretto a intervenire dopo le critiche: "Non avrei mai pensato di dover scrivere questo commento, ma credo sia necessario, vista la sconcertante superficialità di certe cose che ho letto a commento del post"

Chiara Gualzetti e la disperazione dei genitori

Chiara Gualzetti e la disperazione dei genitori

Monteveglio (Bologna), 2 luglio 2021 - La raccolta fondi per aiutare Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara Gualzetti, a ottenere quella giustizia che invocano da quando la loro bimba di 15 anni è stata uccisa a coltellate, calci e pugni a poche centinaia di metri dalla loro casa a Monteveglio, borgo del maxi Comune di Valsamoggia, finisce in polemica. La colletta social era stata pubblicizzata dal sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, che era in prima fila, accanto ai genitori, alla fiaccolata (video) per la giovanissima vittima. 

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"In queste ore - aveva detto -, su richiesta dei genitori di Chiara che hanno chiesto il nostro supporto, è stata attivata una raccolta fondi nata per aiutare la famiglia a sostenere le prime necessarie spese legali (https://www.ideaginger.it/progetti/giustizia-per-chiara-gualzetti.html). Chiunque può partecipare con la cifra che preferisce proprio perché ognuno si deve sentire libero di muoversi se e come meglio crede".

Ma sulla questione è scoppiata la polemica sulla pagina Facebook del primo cittadino, perché alcuni utenti hano contestato le modalità e l'uso del denaro raccolto, che in poche ore ha raggiunto i 10mila euro. Così lo stesso sindaco è stato costretto ad intervenire, così come i genitori della ragazzina, Vincenzo e Giusi.

"Non avrei mai pensato di dover scrivere questo commento, ma credo sia necessario, vista la sconcertante superficialità di certe cose che ho letto a commento del post. Per prima cosa sottolineo la trasparenza e la correttezza della famiglia, che più volte mi ha richiamato l'assoluta volontà di rendicontare ogni singolo centesimo che sarà utilizzato da questa raccolta, addirittura evitando di utilizzare il loro conto corrente ordinario - ha scritto Ruscigno -. Sull'uso dei fondi, poi, a me sembrava tutto chiaro, ma evidentemente non lo è. In questi casi vengono svolte perizie di parte di varia natura, da quelle mediche a quelle informatiche, oltre alla consulenza di legali incaricati che tutelano gli interessi della parte offesa in ogni fase di un procedimento, di cui, a oggi, è difficile prevedere la durata".

I genitori di Chiara sono intervenuti definendo i post rilasciati da alcuni utenti come "squallide osservazioni, che non fanno altro che peggiorare uno stato d'animo oramai pessimo. Le cause legali nel settore penale hanno dei costi non indifferenti... a cominciare dai periti a finire con gli avvocati. Sono cause - sottolineano - che possono durare anni ma soprattutto dove si parte già sconfitti... già perdenti... anche se riuscissi ad ottenere il massimo della pena io ho già perso - dice il padre di Chiara - considerando oltretutto che non ci saranno mai rimborsi per danni in quanto minorenne". 

"I fondi raccolti, che con massima trasparenza saranno visibili sulla piattaforma in ogni momento, andranno direttamente alla famiglia. Questa è attualmente l'unica raccolta ufficiale e mi raccomando di fare attenzione ai tentativi di truffa che purtroppo anche in queste dolorose vicende possono esserci", aveva scritto  il primo cittadino. "Voglio ringraziare tutti quanti hanno dimostrato la loro vicinanza alla famiglia e partecipato mercoledì sera alla fiaccolata in memoria di Chiara. Sono certo che la nostra intera comunità potrà essere come una grande famiglia allargata per Vincenzo e Giusi, i genitori di Chiara", conclude.

La colletta sarà chiusa il 31 luglio, ma in poche ore ha già raccolto quasi 2mila euro da una settantina di donatori. L'obiettivo è raggiungere quota 15mila euro. 

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