Chiesti quattro anni per Armeni e Improta

Alma Shalabayeva "non era cappuccetto rosso nel bosco minacciata dal lupo con su scritto squadra mobile" e "tutti nella casa, durante la perquisizione, hanno fornito documenti veri, tranne lei. Ci sarà un perché". È quanto affermato in aula dall’avvocato Massimo Biffa, difensore del poliziotto Francesco Stampacchia, davanti alla Corte d’appello di Perugia durante il processo per l’espulsione dall’Italia della moglie del dissidente kazako Muktar Ablyazov e della loro figlia Alua. Imputati nel procedimento, tra gli altri, l’ex capo della Mobile in città Luca Armeni e l’ex capo della Polfer Maurizio Improta.

La procura generale di Perugia ha chiesto per entrambi una condanna a quattro anni per sequestro di persona; la difesa dei due poliziotti prenderà la parola nella prossima udienza. Sentenza attesa a fine mese.

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