Chiuso per due settimane l’hotel del delitto

Sigilli al ‘Melograno’ di San Pietro in Casale, dove fu uccisa Barbara Fontana Dai controlli sono emerse omissioni nella registrazione degli ospiti

L’hotel Melograno di San Pietro in Casale

L’hotel Melograno di San Pietro in Casale

San Pietro in Casale, 7 settembre 2016 - Con un provvedimento notificato ieri mattina dai militari della Compagnia Carabinieri di San Giovanni in Persiceto, il questore di Bologna, Ignazio Coccia, ha deciso la chiusura per quindici giorni dell’hotel Melograno di San Pietro in Casale.

Nell’albergo, lo scorso 5 agosto, fu rinvenuto il cadavere di Barbara Fontana, la bolognese di 47 anni uccisa a coltellate da Claudio Villani, un suo cliente. Il killer, fermato il giorno successivo a Forlimpopoli, era evaso dai domiciliari, dove stava scontando la pena per aver rapinato una prostituta. Per il 56enne è poi stato convalidato l’arresto.

Barbara Fontana aveva una doppia vita. Di giorno lavorava part time in uno studio notarile, la notte si ‘trasformava’ in Arianna e, con il suo nome d’arte, si offriva su siti d’incontri hard. Quel maledetto giorno di agosto, però, il suo destino le ha fatto incontrare il suo assassino e la sua vita è finita in una camera d’albergo di provincia. Il provvedimento, notificato ieri ai gestori dell’hotel, è stato adottato a seguito degli accertamenti effettuati sulla struttura, dai quali sono emersi irregolarità ed omissioni nelle registrazioni e nelle comunicazioni alla questura riguardanti le persone alloggiate. Sono così stati apposti i sigilli per quindici giorni.

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