Otello Ciavatti, storico presidente del comitato di Piazza Verdi, guarda con favore all’idea dell’Università aperta e al tavolo col rettore porterà alcune proposte, a partire "dalla promozione di conferenze aperte alla città". Parere positivo anche da Giuseppe Sisti, presidente del comitato di via Petroni: "Può essere una cosa buona, ma dipende da come verrà gestita. Se, infatti, può decomprimere l’afflusso all’esterno, se mal organizzata potrebbe aumentare ancora di più le presenze...". Di certo, giovedì 27 al rettore verrà presentato un documento congiunto dei comitati con una serie di proposte e idee. Per Ciavatti la prima necessità è sottoscrivere "un patto tra Università e cittadini. Noi non critichiamo gli studenti, che sono una risorsa fondamenentale per Bologna. Ma ci devono essere limiti a feste e movida, visto che anche i residenti hanno il diritto al riposo". D’accordo Sisti: "Serve maggiore attenzione dall’Università soprattutto sulle feste di laurea, spesso troppo chiassose...".
Insomma, bene l’Alma Mater ’in notturna’, ma restano i dubbi: "Buona idea, ma è un’illusione credere che il problema movida possa risolversi completamente. così..", conclude Ciavatti.
ros. carb.
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