Il Comune ha proposto di compensare la perdita di parcheggi nell’area, circa 40 in meno, con la realizzazione di nuove strisce bianche per i residenti in luogo di una parte dei parcheggi a pagamento aperti a tutti, quindi le strisce blu. Ma questa proposta non ha convinto per nulla i residenti. Si tratta della sintesi dell’incontro avvenuto due giorni fa tra l’assessora Valentina Orioli, titolare della Nuova Mobilità a Palazzo d’Accursio, una delegazione di cittadini del comitato ‘Bologna vuole vivere!’, sulle barricate da settimane per la querelle della contestatissima pista ciclabile delle vie Mengoli e Laura Bassi. Recentemente trasportata, dall’amministrazione, dal marciapiede alla carreggiata con la contestuale soppressione di diversi posti auto.
Sulla ciclabile il Comune tira dritto. "E’ stato un incontro tranquillo, avvenuto nel rispetto reciproco – racconta Orioli –, ci siamo confrontati sulla visione della mobilità in quella parte di città. L’abbiamo messa in strada, la ciclabile, per migliorare la sicurezza stradale e gestire meglio i flussi di traffico. Sul marciapiede, la forte promiscuità pedonale non era più tollerabile, oggi i ciclisti utilizzano mezzi diversi rispetto a prima. Sulla carreggiata invece, colorata, quella corsia offre la massima visibilità. E la velocità delle auto si riduce anche per effetto del restringimento della carreggiata. Rispetto le percezioni dei cittadini, ma i dati non ci dicono che quella corsia messa in strada è pericolosa. Tutt’altro". L’unico passo indietro quindi, da parte del Comune, è sui parcheggi. "Vogliamo lavorare a un riequilibrio del mix tra strisce bianche e blu – continua Orioli –, in quell’area c’è una forte domanda di sosta, pensavamo di convertire circa il 25% per i residenti. Sul futuro della sosta nell’area? Arriveranno interventi urbanistici importanti da sfruttare, come la Stamoto".
Ieri però il comitato, sul suo sito web, ha commentato con disapprovazione il confronto ottenuto. La petizione, con 700 firme e più raccolte in poco tempo, sarà la base "per nuove azioni, ascolteremo al Consiglio aperto di Quartiere del 20 novembre, poi vedremo, ci stiamo sentendo con altri comitati – dice il portavoce Roberto Anedda –. Del resto le imprese del tavolo ‘Timbo’ hanno espresso le stesse nostre preoccupazioni. Il problema c’è". Questo un estratto dell nota sul web: "Distanze con il Comune inalterate, l’opinione dei cittadini per il Palazzo non conta. Di fronte alla proposta di Orioli riteniamo che sia ancora più urgente far sentire la voce dei cittadini, queste scelte hanno creato solo disagi".