Bologna, 29 maggio 2025 – Giù come razzi, tra curve e impennate, sotto al portico di San Luca. Il video, in presa diretta, postato sulla pagina Instagram bolo.riders ha già fatto il giro dei social, tra commenti di indignazione (per la location, che non è per nulla una pista) e preoccupazione per l'incolumità di chi, ipoteticamente, si fosse trovato a passare a piedi di lì durante la prova.

Eppure, il video, nella pagina originale dedicata ad analoghe prove di agilità, raccoglie molti commenti entusiasti per la “performance” atletica dei due ciclisti. E anzi, ha incassato anche il ‘like’ di Mattia Santori, consigliere delegato del sindaco Lepore a Turismo e Politiche giovanili.
Al contrario, sulle pagine Facebook bolognesi dove il video è subito rimbalzato c’è molto sconcerto. Innanzitutto, per la scelta del portico: è uno dei tratti a cui è stato riconosciuto ‘l’imprimatur’ di patrimonio dell’Unesco ed è anche famoso per essere il portico più lungo del mondo. E’ invece stato usato come se fosse una pista da downhill, una disciplina sportiva che si svolge solo in discesa su terreni ripidi e sconnessi: a rendere il tutto più difficile, normalmente, ci sono salti e altri ostacoli. In questo caso, invece, ci sono i gradini dello storico portico.
E poi a creare tanta perplessità sono i rischi per la sicurezza, connessi a una pedalata tanto spericolata a favore di social. Il video è stato registrato di notte, con le telecamere montate sul capo dei ciclisti: la scelta dell’orario è stata fatta probabilmente proprio per evitare il passaggio di “terzi” che avrebbero potuto comprometterne la buona riuscita.
Ma si sa che i quasi 4 chilometri di arcate che salgono al Colle della Guardia sono frequentati notte e giorno da pedoni: tra attività sportiva, passeggiata romantica e salita di devozione, sono tantissime le persone che li percorrono a ogni ora.
Resta la perplessità e la domanda: ma davvero tutto è lecito per un like in più?