Antico dubbio: sono più indisciplinati gli automobilisti o i ciclisti, soprattutto quelli urbani? È una domanda difficile a cui dare risposta. A Bologna ogni anno vengono elevate circa 500 sanzioni a ciclisti indisciplinati. Il numero è alto, ma rispetto a chi pedala nei centri urbani e commette infrazioni forse non è da record. È vero però che in centro le bici sfrecciano ovunque, sotto i portici, contromano, sui marciapiedi. Qualche controllo in più non guasta, anche se è difficile monitorare l’esercito dei pedali. Bisogna utilizzare più strumenti preventivi, compresa una segnaletica maggiormente incisiva, più visibile e diffusa per avvertire i ciclisti su ciò che è permesso e vietato, anche se in molti frangenti dovrebbe essere un concetto ovvio. "La severità va applicata soprattutto con le auto, dato che possono provocare incidenti gravi", avvertono le associazioni che tutelano le due ruote. Vero, ma se un automobilista deve sborsare multe pesanti per una infrazione di appena 5 km di velocità, la regola della severità deve valere anche per le bici, che sfrecciano sotto i portici mettendo in pericolo soprattutto i pedoni anziani. I comuni incentivano l’uso della bicicletta in vari modi, piste ciclabili comprese: in Emilia-Romagna è attivo il progetto “Bike to work”. Generalizzando un po’, anche ai ciclisti metropolitani, però, è richiesto più buonsenso. mail: beppe.boni@ilcarlino.net