
Intesa tra Comune, Bologna e Go Fit: spazio a campi, piscine, verde e posti auto. I comitati: "Non è giusto"
Negli Ottanta l’impegno della Cassa di Risparmio. I primi passi per creare un centro sportivo di eccellenza, che connettesse un quartiere in fermento con il resto della città. Il campo da basket, gli spazi polivalenti, la piscina si aggiunsero così ai campi già presenti. Arrivarono gli anni di Bologna capitale del tennis, i tornei Atp, gli eroi della racchetta, le imprese di Camporese e Canè, l’ascesa del cileno Marcelo Rios, l’ancora sconosciuto Guga Kuerten fresco vincitore del Roland Garros, le fila agli ingressi per strappare un autografo ai grandi campioni impegnati sulla terra rossa. Poi anche la palla a spicchi si prese la scena, dagli allenamenti della Fortitudo a quelli dei più giovani. Infine il calo dei soci, i problemi economici, le difficoltà burocratiche, la ristrutturazione del 2016 e la chiusura definitiva poco dopo (con l’ultima occupazione abusiva sventata sul nascere lo scorso 21 giugno). È l’epopea del Cierrebi che fu, destinato nelle prossime settimane destinato a cambiare volto per sempre e a diventare il tempio del fitness di Go Fit.
LA FIRMA
I lavori inizieranno prima della fine dell’estate per chiudere la partita entro il 2026. Comune, Bologna Fc Real Estate (proprietario dell’area) e la società Go Fit Italia (emanazione nostrana del colosso spagnolo) hanno firmato la convenzione per "la regolazione dell’uso pubblico dell’impianto" e quella per "la realizzazione delle dotazioni territoriali di verde e parcheggi pubblici". Si tratta, in sostanza, dell’ultimo passaggio formale prima del rilascio delle autorizzazioni e della partenza dei cantieri.
L’INTESA
Certificato, dunque, l’uso pubblico del palazzetto e delle attrezzature sportive per 40 anni (il doppio dei 20 previsti dal Piano urbanistico generale). La prima intesa prevede anche la messa a disposizione del palazzetto del basket nei giorni feriali (dalle 16.30 alle 20) e in quelli festivi (dalle 9 alle 13) ad associazioni e società del territorio, con l’applicazione delle tariffe comunali, per corsi e attività di allenamento per tutte le fasce di età. Due corsie delle piscine dell’impianto, poi, nei giorni feriali saranno a disposizione delle scuole. Spazio anche ad altri eventi sportivi e centri estivi convenzionati.
IL PROGETTO
La seconda convenzione disciplina invece la cessione di parcheggio e area verde e prevede il passaggio al Comune, a titolo gratuito, di una superficie di 8.890 metri quadrati. Così 2.218 saranno destinati al parcheggio alberato, con accesso su via Piave (65 posti auto e 16 moto), mentre oltre 6.500 costituiranno il polmone verde. Il ‘Centro polisportivo Go Fit’ avrà un nuovo spazio fitness con sei sale e quattro piscine (tre al coperto e una esterna), oltre a servizi come sala relax, una hall, un’area ristoro e gli spogliatoi. Rimarrà il palazzetto per il basket, più altri due campi polifunzionali. Meno spazio avrà il tennis, mentre non è ancora chiaro se troverà casa anche il padel.
I COMITATI
A opporsi alla Disneyland del fitness griffata Go Fit restano residenti e comitati, a partire da ‘Salviamo il Cierrebi’, che da anni lotta per frenare il progetto puntando sui ’vincoli cimiteriali’ della vicina Certosa. "Oggi (ieri, ndr) è un sabato di inizio luglio: ci sono 40 gradi all’ombra e nessuno in giro. Ecco quando il Comune ha scelto di siglare questo accordo – attacca Andrea Albicini del comitato –. Ma è inutile che l’assessora Roberta Li Calzi dica che c’è il parere favorevole dell’Ausl, perché lì non si può costruire: è contro la legge. I vincoli cimiteriali sono di ferro".
Albicini confessa che il comitato continuerà a tentare tutte le vie, anche quelle legali: "È chiaro che se i cittadini devono rivolgersi a enti terzi, la politica è stata sconfitta – chiude lui –. Nessuno in tanti anni ci ha chiesto un contributo: si potevano creare sinergie interessanti e fare un centro collegato al ‘Corticelli’ abbandonato. Invece si vogliono costruire palazzi magari da trasformare, un giorno, in appartamenti. Non è giusto".