Bologna, all'ex cinema Embassy la nuova sede del Demanio

Ok della Soprintendenza al progetto presentato dai tecnici in Comune Ampliamento notevole e pannelli solari sul tetto: "Sarà un edificio sostenibile"

Una foto di come diventerà l’Embassy

Una foto di come diventerà l’Embassy

Bologna, 21 novembre 2019 - L’ex cinema Embassy in via Azzo Gardino diventerà la nuova sede della direzione regionale Emilia-Romagna dell’agenzia del Demanio. Dopo un passato di occupazioni e sgomberi (lì nacque il Vag61 durante il quinquennio Guazzaloca), la struttura era stata definitivamente murata nel 2007 proprio per evitare che le persone andassero a dormici all’interno, mettendo in pericolo la loro stessa vita. In seguito ci fu il progetto di Renzo Piano, poi abbandonato, che in quell’area voleva farci l’Auditorium musicale. Ma ieri in commissione in Comune è stato presentato il progetto avanzato dagli incaricati del Demanio, proprietario dell’ex Embassy.

Preservando i muri perimetrali e le facciate dell’immobile per il rispetto del valore storico dell’edificio, la proposta è quella di procedere a una ristrutturazione integrale per renderlo conforme e sicuro a ospitare gli uffici della nuova sede del Demanio. Un progetto sostenibile, che vede sul tetto la presenza di pannelli solari – che serviranno a garantire un apporto energetico del 60% all’edificio – e anche un ampliamento volumetrico di 200 metri quadrati della struttura. «Rientra nel processo di razionalizzazione delle sedi dello Stato, al fine di ridurre le affittanze passive – spiega l’assessore all’Urbanistica Valentina Orioli –. Approvato dalla Soprintendenza, è stato licenziato per il Consiglio comunale e verrà ridiscusso lunedì prossimo».

«Nel progetto l’immobile risponde alla prescrizione del parere della Soprintendenza in materia archeologica e monumentale – specifica il Demanio –. In zona, infatti, ci sono molti resti archeologici dell’età del ferro, che verranno preservati con un sistema di fondazioni su pali». Le fasi successive prevedono la delibera definitiva lunedì in Consiglio comunale, poi il sindaco esprimerà un parere sulla localizzazione del progetto e, infine, ci sarà il passaggio nella conferenza tra Stato e Regioni il 6 dicembre. Subito dopo, partirà la progettazione esecutiva prevista nei primi mesi del 2020, mentre l’appalto per i lavori è previsto entro il prossimo anno.

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