Cineteca di Bologna, accelerano i lavori all'ex parcheggio Giuriolo

Completati gli interventi più impegnativi. Entro i primi sei mesi dell’anno al via il trasferimento di 80mila pellicole nel nuovo archivio

Nell’ex parcheggio Giuriolo sorgerà il nuovo polo culturale e operativo della Cineteca

Nell’ex parcheggio Giuriolo, a lungo abbandonato, sorgerà il nuovo polo culturale e operativo della Cineteca

Bologna, 17 ottobre 2022 - Nei giorni scorsi sono spuntati i vetri sulle lunghe e arcuate fessure di cemento. Con le nuvole, il cielo blu e gli alberi che per la prima volta si specchiavano sulla superficie. Una sorta di primo vagito ‘glamour’ per il futuro archivio delle pellicole della Cineteca, ricavato dal parcheggio multipiano di via Giuriolo di proprietà del Comune e realizzato in occasione dei Mondiali del ‘90, a lungo lasciato in abbandono. A dire il vero, da quando i lavori per l’archivio intitolato al sindaco Renato Zangheri, iniziarono nel giugno del 2020 (dopo lo stop forzato a causa della pandemia del Coronavirus e altri stop causati dalla mancanza di materiali edili che non hanno fatto rispettare la prima previsione di fine lavori entro il maggio 2022), di cose ne sono state fatte tantissime.

I piani della struttura sono stati sigillati fino a dar vita a un’unica muratura (eccetto le parti delle finestre e delle porte di cui sopra), il retro su via dell’Arcoveggio è in fase di rivestimento per l’isolamento termico e un’altra performance energetica, e lentamente ma inesorabilmente il muro compatto che chiuderà il lato finale del grande progetto, avanza. Tanti altri interventi sono poi stati fatti all’interno della struttura rifunzionalizzata e naturalmente non sono narrabili, perché avvenuti lontano dagli occhi indiscreti che invece possono tranquillamente seguire i lavori dei grandi muri esterni, semplicemente camminando sia in via Giuriolo, sia nel vialetto parallelo che sbuca davanti al Centro Commerciale.

E, come racconta il direttore della Fondazione di via Riva Reno Gian Luca Farinelli, rispetto alla parte principale che ha preso forma con le vetrate e che rappresenta l’ingresso, "entro i primi sei mesi del 2023 inizierà il trasferimento delle pellicole, circa 80.000 titoli, da via dell’Industria al nuovo archivio di conservazione, uno spazio di circa 4.000 metri quadrati". E prosegue: "Finalmente la struttura è chiusa ed è bellissima e siamo verso la fine della prima tranche dei lavori, quella che era stata finanziata dallo Stato con il Piano per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia".

I lavori del nuovo polo culturale di Bologna, che vedrà occupati almeno cento lavoratori e che di certo attiverà una certa vitalità nella zona in questione, stanno procedendo secondo i tempi e sono suddivisi in due stralci: appena si concluderà il primo, verrà fatta la gara d’appalto per l’assegnazione della seconda parte dedicata al laboratorio dell’Immagine Ritrovata, che dovrebbe compiersi entro il primo semestre del 2023 ed essere meno impegnativo, come lavoro, della struttura ospitante l’archivio dei film.

La parte aperta al pubblico – perché l’archivio è stato ideato per essere visitato– andrà pensata con uno spazio espositivo ad hoc, ma certo è che, sul tetto, ci sarà un piccolo cinema che sarà la grande attrazione pubblica, una ciliegina sulla torta, non c’è che dire.

Difficile immaginarsi la resa finale, anche se, per Gian Luca Farinelli, si trattava di un immobile con una sua misteriosa bellezza. "Era un luogo, nonostante le dimensioni straordinarie, con un particolare fascino e il recupero, che sta venendo molto bene, è qualcosa che a noi come Cineteca interessa molto, l’idea che esistano spazi che possano trovare una migliore vita di quella per cui erano nati". Inaugurazione entro la fine del 2023 quindi? Non ci sono conferme, ma chissà.

 

 

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