Circuito dei Santuari, oltre 11mila visitatori

Da maggio a ferragosto gli escursionisti sono aumentati del trenta per cento. Nel Bolognese sono 80 i luoghi sacri mappati dalla Città metropolitana.

Circuito dei Santuari, oltre 11mila visitatori

Da maggio a ferragosto gli escursionisti sono aumentati del trenta per cento. Nel Bolognese sono 80 i luoghi sacri mappati dalla Città metropolitana.

Al giro di boa della stagione con un buon 30% in più rispetto alla stagione record dello scorso anno. Ancora exploit per Il Circuito santuari dell’Emilia Romagna che a ferragosto ha superato quota 11mila visite a fronte delle 8mila registrate a ferragosto 2023. Una ‘febbre’ da escursionismo in luoghi sacri che non si spiega solo con motivazioni religiose. Ma che anzi si nutre forse di più dalla formula del circuito che mette insieme sport, cultura, scoperta o riscoperta delle bellezze vicino a casa, ed esperienza collettiva.

Così dai nove santuari della prima edizione 2020 pensato in tempo di pandemia solo per i ciclisti questa esperienza nata tra Zola e Monte San Pietro oggi copre una dimensione regionale con 357 santuari censiti (80 nell’area metropolitana di Bologna) ed inseriti fra le mete a disposizione di chi si muove sulle due ruote (strette, gravel. mountain bike ed e-bike) ma anche agli escursionisti a piedi e ai diversamente abili che si muovono con le handbike. Un’espansione che corrisponde ad una moltiplicazione di partecipanti che tutti gli anni è stata registrata in modo puntuale attraverso una ‘app’ che fotografa le presenze una ad una, e che lo scorso anno ha toccato quota 13mila presenze e che quest’anno registra già ampie percentuali di crescita.

Resta fermo il ‘marchio di fabbrica’ impresso da Guido Franchini del Nuovo Parco dei Ciliegi e Giampiero Mazzetti del Biciclub di Monte San Pietro, insieme ad Enrico Pasini, voce narrante dell’esperienza, Roberto Bondi infaticabile ricercatore sul territorio e Fabio Frascari, autore della web-app quest’anno aggiornata e già scaricata da quasi 700 persone.

Obiettivo puntato sulla riscoperta e la valorizzazione dell’Emilia Romagna profonda, tra Appennino e pianura, i piccoli centri e i borghi spesso cresciuti intorno agli edifici religiosi, tanti abbandonati, ma tanti anche curati e custoditi dalle comunità locali.

"Quest’anno abbiamo puntato sull’accessibilità (con il coinvolgimento di gruppi che si muovono con handbike) e anche sull’escursionismo a piedi -spiega Franchini- su oltre 11mila visite oltre mille sono registrate da camminatori. Va notato anche che dei 358 santuari mappati tutti hanno visto almeno un visitatore iscritto al circuito".

La top ten dei santuari come prevedibile vede al vertice quello bolognese di San Luca. Ma subito dopo viene il santuario della Beata Vergine della salute di Puianello, a Castelvetro, quindi quello di Santa Maria della Visitazione in via Lame a Bologna e quindi la Beata Vergine di Passavia a Pragatto di Valsamoggia. Fra i ‘vip’ da segnalare la frequentazione del comico romagnolo Paolo Cevoli, senza dimenticare la collaborazione con la Fondazione Scarponi con la quale in tema di sicurezza stradale è in programma un incontro pubblico il prossimo 5 settembre nel giardino della Ghiacciaia al quartiere Barca, a Bologna.

Gabriele Mignardi