"Siamo molto preoccupati, perché l’emergenza per il sovraffollamento dei Pronto soccorso e per il ritorno del Covid nei reparti arriva in un momento in cui si sta correndo per recuperare le liste d’attesa. Non vediamo segnali di potenziamento degli organici né progetti condivisi fra le Aziende per fronteggiare il problema". Così Stefano Francescelli, segretario generale Cisl Fp dell’Area metropolitana al termine di un’altra giornata di passione. Per Massimo Romanelli, responsabile Uil Fpl della dirigenza sanitaria dell’area metropolitana "agli assottigliamenti ulteriori dell’équipe medica dei Pronto soccorso dell’Ausl, su 62 medici di organico complessivo ne mancano 34, si aggiunge il tempo di boarding dei pazienti che attendono il posto letto. È necessario che l’Azienda provveda subito alla creazione dell’area tampone per aprire letti tecnici". Per Katia Saponaro, segretario aziendale Cisl al Sant’Orsola "questa situazione di lunga attesa da parte dei pazienti genera nervosismo per chi attende e spesso si arriva ad aggressioni verbali e fisiche verso gli operatori. Come Cisl abbiamo chiesto in questa fase ’acuta’ di utilizzare un piano di aiuto concreto verso il personale in affanno".