
Per i dati la Città 30 sembra funzionare. A partire da un risparmio sui costi sociali e umani: in soli...
Per i dati la Città 30 sembra funzionare. A partire da un risparmio sui costi sociali e umani: in soli sei mesi sono oltre 150 i milioni di euro risparmiati grazie alla riduzione di incidenti, morti e feriti, con una guida più sicura, fluida ed ecologica e senza impatti significativi sui tempi di percorrenza, secondo lo studio esclusivo di Go-Mobility basato su ‘Big Data’.
I dati arrivano infatti dalle scatole nere delle auto in circolazione nella città emiliana: dal 2023 al 2024, analizzando più di 135mila viaggi, sulle strade bolognesi dove è stato applicato il limite il rispetto dei 30 all’ora è arrivato fino a quasi il 60% delle percorrenze, il numero delle frenate brusche è più che dimezzato e le emissioni inquinanti e climalteranti per km percorso sono calate fino al 17%. E l’incremento massimo nei tempi di percorrenza, nel caso il limite sia stato rispettato? Meno di 30 secondi su un viaggio medio di 10 minuti.
Più in generale, la Città metropolitana registra una riduzione degli incidenti complessivi e una diminuzione di quelli gravi e mortali nei primi sei mesi del 2024 rispetto al 2023: in provincia i sinistri sono calati del -8,8% e i feriti del -8,9%, mentre i mortali sono scesi del -31%. L’effetto positivo è più marcato nelle strade urbane, quelle regolate per lo più a 30 all’ora, dove i dati segnano rispettivamente -9,4%, -9,8% e -58,8%.