’Città 30’, i dubbi sul limite

Se non cambia qualcosa a partire da giugno del prossimo anno Bologna sarà la prima città d’Italia in cui non sarà possibile superare il limite di 30 kmh nella maggior parte del territorio, oltre alle aree nelle vicinanze del centro storico. Parole del sindaco Matteo Lepore: "Vogliamo che Bologna sia apripista a livello nazionale sulla sicurezza stradale. Il nostro Paese merita, dopo la legge sull’omicidio stradale e quella sulla sicurezza dei bambini in auto, una legge sulle città a 30 kmh". La scelta bolognese è molto contestata non perchè i cittadini non apprezzino la sicurezza sulle strade, ma perchè considerano il provvedimento esteso anche per aree non così pericolose e difficoltoso per la prospettiva di cantieri (tram e passante autostradale) in arrivo a Bologna. La velocità di 30 km orari è minima e anche senza cantieri bisognerà mettere in conto code e ingorghi ovunque. Arriveranno altri autovelox con salasso per le tasche degli automobilisti. Per fare questa scelta bisognerebbe rendere la circolazione più fluida con allargamento di diverse vie e altri correttivi, ma appare una missione quasi impossibile. Un sondaggio diffuso dal sito web alvolante.it dice che il 71% dei cittadini è contrario e solo il 26% favorevole ai 30 all’ora in città. Intanto non ci si preoccupa di buche e avvallamenti in certe strade, dei marciapiedi sconnessi, dei monopattini che sfrecciano in modo sconsiderato.

mail: beppe.boni@ilcarlino.net

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