
Zone 30 e controlli a Bologna: il sondaggio del Carlino
Il dibattito sulla ‘Città 30’ non accenna a fermarsi, come dimostrano i dati derivanti dal nostro questionario. Ad oggi, i votanti superano le seimila unità, di cui l’80% si esprime contrariamente al provvedimento. I lettori del Carlino insomma continuano a dire la propria opinione in merito rispondendo al sondaggio lanciato dal giornale tramite il tagliandino da ritagliare e compilare, che si trova proprio in fondo a questa pagina. Si può partecipare anche sul nostro sito online o sui profili social della testata. Ecco alcuni dei messaggi che ci sono arrivati in questi giorni.
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Per me è no. Sono un pedone, ciclista, scooterista e automobilista. Da sempre sono molto attivo e giro per la città in lungo e in largo da sempre. Purtroppo i suggerimenti serviranno a poco con questa Giunta, il limite rimarrà cosi, con buona pace dei cittadini. Una città con 385 mila abitanti non è una metropoli, si devono far rispettare i 50km/h prima di tutto. Sono del 1943, ho camminato mano a mano con mia madre sulle macerie dei bombardamenti, conosco la città, in continuo cambiamento. Guidare l’auto così lentamente, fa diminuire l’attenzione e aumenta solo l’inquinamento in quanto i motori di oggi vanno ad alto numero di giri/minuto. Ci rimette così solo l’ambiente.
Silvano Stefanelli
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Non mi esprimo riguardo la misura ma mi piacerebbe fare una considerazione, dato che il nuovo limite dei 30 km dovrebbe portare ad una riduzione degli incidenti stradali e della loro gravità allora di conseguenza ci dovrebbe essere la riduzione dei valori dei risarcimenti liquidati dalle assicurazioni RCA. La proposta quindi è che questo beneficio economico, frutto dei comportamenti virtuosi anche se obbligati, dei bolognesi venga riconosciuto alla città dalle compagnie assicurative. Non si tratta di uno scambio mercantile tra un valore come la sicurezza ed il denaro, ma di una misura di equità. Non si capisce perchè questo vantaggio economico non dovrebbe essere condiviso con chi lo rende possibile: la città di Bologna ed i suoi cittadini.
Lettera firmata
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Non sono per niente d’accordo con la misura. Per far funzionare meglio la città basterebbe far rispettare con più rigore i limiti già esistenti. In più, se davvero si desiderasse agire in favore di sicurezza e ambiente, andrebbero potenziati i trasporti pubblici.
Coupon non firmato
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Sono d’accordo perché ancora ci sono troppi automobilisti indisciplinati che pensano che la strada è solo loro, disinteressandosi di pedoni e biciclette.
Commento online
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Sono entusiasta della misura, non solo in quanto pedone e ciclista, ma anche e soprattutto in quanto automobilista, dal momento che non ho riscontrato nessuna significativa variazione nella durata dei tragitti rispetto a quando c’era il limite dei 50 km/h e sento di essere più sicuro per gli altri. Spostarsi senza ansia e senza mettere a rischio la vita degli altri non mi sembra un ideale così divisivo come spesso, a torto, lo si presenta.
Francesco Ferretti
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Io sono favorevole, per me non esiste una sola motivazione concreta e reale per cui non si possa andare ai 30, in città. Sono state fatte più prove e i tempi di percorrenza si allungano di pochissimo, per cui questa motivazione è una vera bufala. Esistono invece motivazioni come: meno pericoli per tutti, meno smog, minor consumo di energia e quindi più risparmio, più controllo e serenità nella guida; ed approfondendo e specificando, ma qui non è possibile, ci sarebbero altri 100 motivi a favore dei 30; sono troppe le false motivazioni contro i 30 e purtroppo sono frutto esclusivamente di elementi derivanti da mentalità deviate e senz’altro incivili perchè avverse ad un onesto e logico vivere comune.
Commento online
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No, più che diminuire i limiti di velocità, alla città servirebbe più sicurezza, pulizia e trasporti pubblici.
Coupon non firmato
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Il signor sindaco dice e ripete che per la Città 30 ascolterà i cittadini. Se fosse così avrebbe già fatto retromarcia. Invece, l’opinione dei bolognesi è che il signor Lepore ascolti solo la voce di chi gli dà ragione.
Tiziano Dalla Riva